SECONDE SQUADRE IN “C”: TIFOSI INFURIATI FANNO PETIZIONE

La decisione della FIGC di introdurre in Serie C le seconde squadre di Serie A ha suscitato approvazioni ma anche molte polemiche. Attraverso i social network, molti tifosi di squadre di tutta Italia hanno messo in atto una petizione di protesta contro l’approvazione del “modello spagnolo”. Questi i punti della petizione:

Ancora una volta sta per essere imposta una scelta dall’alto senza minimamente prendere in considerazione l’opinione dei tifosi.

Ancora una volta si cerca di emulare le scelte di altre nazioni con una cultura sportiva completamente diversa da quella italiana.

Ancora una volta si vanno a penalizzare le squadre di provincia e i propri tifosi, che saranno costretti a vedere partite prive di significato contro squadre senza tifosi e senza quella sana rivalità che è uno dei pochi motivi che continuano a muovere migliaia di tifosi di provinciali in giro per l’Italia.

Ancora una volta si prendono decisioni a favore dei grandi club e contro la tradizioni del calcio italiano aumentando il divario tra le big e le normali.

Ancora una volta non si considera la straordinaria specificità del nostro calcio legata alla storia del nostro paese, fatto di Campanili e di ruggini secolari, già snaturato dalla fruibilità del calcio dei grandi club in TV in ogni momento e ora affossato da partite inutili e prive di significato.

Proviamo per una volta a farli suonare tutti assieme i nostri campanili!

Uniti nell’obiettivo di ricordare a chi comanda il calcio che non esiste solo la Serie A, non esiste solo la Nazionale o la Champions League,  ma anche migliaia di persone che continuano a tifare piccoli club, nonostante le misere soddisfazioni e nonostante un inesorabile impoverimento dello spettacolo.

Le seconde squadre dei grandi Club sarebbero la mazzata finale al nostro calcio. IL calcio di coloro che: nonostante la concorrenza delle  Pay Tv che propinano Messi e Ronaldo ad ogni ora, nonostante le norme sulla sicurezza sempre più assurde applicate senza un minimo di flessibilità a Roma-Napoli come a Reggiana-Lumezzane che ci costringono a sacrifici enormi per andare allo stadio,  nonostante  un vomitevole calcio spezzatino giocato ad ogni giorno della settimana e ad ogni ora, il calcio di coloro che continuano a seguire squadre di provincia.

Ma soprattutto il calcio di coloro che continuano ad insegnare ai propri figli che una squadra non si tifa in base alle coppe che ha vinto, ma in base alle proprie radici, perchè il calcio italiano è invidiato da tutta Europa quando assomiglia al Palio di Siena e non alla NBA!

Forse non ci ascolteranno, forse è semplicemente l’ennesima battaglia contro i mulini a vento, ma a noi abituati a macinare migliaia di chilometri in piccoli campi dimenticati da Dio, piace continuare a sognare che il nostro calcio non debba definitivamente sparire seppellito da una montagna di Soldi, dalla Televisione e da squadre senza Storia e Tradizione.

#NoAlleSecondeSquadre

#FaiSentireIlTuoCampanile e firma la petizione