CHAMPIONS LEAGUE, JUVENTUS E ROMA AGLI OTTAVI DI FINALE

La Juventus batte il Valencia allo Stadium con un gol di Mandzukic e passa agli ottavi di Champions League. Ma, a causa della vittoria nel recupero dello United con lo Young Boys, non è ancora sicura del primo posto nel girone. Supera il turno (ma da seconda) anche la Roma, malgrado la sconfitta in casa con il Real: 0-2, reti di Bale e Lucas Vazquez nella ripresa). A qualificare giallorossi e blancos già prima del match la vittoria a Mosca del Pilsen per 2-1 contro il Cska. Agli ottavi anche United, Bayern, City e Ajax

  • Juventus -València 1-0 (Mandzukic al 59′)
  • Roma – Real Madrid 0-2 (Bale 47′, Lucas 59′)
  • Manchester United -Young Boys 1-0 (Fellaini al 91′)
  • Lione – Manchester City 2-2 (Cornet 55′ e 81′, Laporte 63′, Aguero 83′)
  • Bayern Monaco – Benfica 5-1 (Robben 13′ e 31′, Lewandowski 37′ e 51′, Fernandes 46′, Ribery 76′)
  • Hoffenheim – Shakhtar Donetsk 2-3 (Ismaily 14′, Taison 15′ e 93′, Kramaric 17′, Zuber 40′)
  • CSKA-Viktoria Plzen 1-2
  • AEK -Ajax 0-2

La qualificazione della Juventus agli ottavi di Champions rinviata tre settimane fa per l’harakiri finale contro il Manchester è arrivata grazie all’1-0 sul Valencia. Il primo posto i bianconeri lo dovranno pero’ conquistare a metà dicembre a Berna, in casa dello Young Boys. Il Manchester sulla carta lo insidia ancora dopo l’1-0 in extremis sugli stessi elvetici, stasera all’Old Trafford. A rompere l’equilibrio nel punteggio durato quasi un’ora, una zampata di Manduzkic puntualissimo sull’invito di Cristiano Ronaldo. Un pezzo di classe sopraffina, la giocata di CR7 che ha in pratica nascosto la palla a due difensori in agguato, facendola ricomparite per il passaggio secco e radente in piena area per il croato. Bastava un punto per la certezza degli ottavi di Champions, ne sono arrivati tre.

La Roma non si rialza. Dopo la sberla in campionato a Udine, arriva anche la sconfitta casalinga, 0-2, contro il Real Madrid convalescente di questo scorcio di stagione, travolto sabato scorso nella Liga dai baschi dell’Eibar. La squadra di Eusebio Di Francesco, al primo Ko interno in casa dopo che per sette volte consecutive all’Olimpico (scorsa stagione compresa) aveva vinto le sfide di Champions, regge per un tempo, poi torna quella molle di troppe volte in questa stagione. Senza un gioco, con poca grinta e con un attacco nel quale Schick, schierato al posto dell’indisponibile Dzeko, continua a deludere, risultando inconsistente. Meno male per la squadra giallorossa, e per il pubblico dell’Olimpico (emozionatosi più per l’omaggio a Totti nella Hall of Fame che per la partita), che prima dell’inizio era arrivata la notizia più bella della serata, e precisamente dallo stadio Luzhniki di Mosca dove il Viktoria Plzen vincendo in casa del Cska aveva consegnato a Roma e Real la qualificazione in anticipo. Al match tra due delle semifinaliste della scorsa edizione era quindi rimasto un pizzico di pathos in prospettiva primo posto nel girone. Ma solo fino al primo gol, di Bale su ‘omaggio’ di Fazio. E dopo il raddoppio di Lucas Vazquez, al 14′ st, via alle contestazioni della curva sud con cori contro i giocatori, il presidente James Pallotta e il d.g. Mauro Baldissoni. Ma a rischiare più di tutti adesso è Di Francesco, la cui panchina diventerebbe davvero rovente in caso di nuova sconfitta interna domenica prossima contro l’Inter.