5 ANNI DI CARCERE AL CAPO ULTRAS DELLA JUVENTUS

E’ stato condannato a 5 anni e mezzo di carcere Loris Grancini, storico capo dei Viking, gruppo ultrà della Juventus, a processo con altri 2 tifosi (condannati a 5 e 4 anni) della curva perché avrebbe minacciato il titolare di una società milanese di eventi sportivi per costringerlo “a procurare loro biglietti” con una “corsia preferenziale” per le partite della ‘vecchia signora’, tra cui un match di Champions tra Juve e Real Madrid del 2015. Lo ha deciso la sesta sezione penale a seguito dell’inchiesta del pm di Milano Enrico Pavone.

I giudici della sesta penale di Milano sono andati oltre le richieste della Procura (aveva chiesto 4 anni per Grancini) condannando tutti e tre gli imputati per tutte le imputazioni contestate. Secondo le indagini, Grancini – difeso dai legali Luca Ricci e Jacopo Cappetta e arrestato nel dicembre 2017 per l’esecuzione pena per scontare 13 anni e 11 mesi tra cui una condanna per tentato omicidio – entrato nel punto vendita biglietti, assieme a Christian Mauriello (condanna a 5 anni) e Christian Fasoli (condanna a 4 anni), avrebbe detto: “Bello alto qui, sai come brucia facilmente?”. Per gli altri due imputati, difesi dall’avvocato Marco Ventura, il pm aveva chiesto 2 anni (Fasoli) e 2 anni e 2 mesi (Mauriello) con l’assoluzione per entrambi da un capo di imputazione.

Grancini era accusato di quattro episodi di tentata estorsione. Stando all’inchiesta, la prima condotta intimidatoria nei confronti del titolare del punto vendita sarebbe avvenuta a fine aprile del 2015 per la partita di Champions Juve-Real Madrid, dopo che la presunta vittima della tentata estorsione aveva dovuto annullare, per ragioni tecniche, l’emissione di 250 biglietti. Gli ultras sarebbero entrati nel locale per “ottenere” dall’uomo “i biglietti che erano stati erroneamente stampati” e poi annullati. In quel caso Grancini, secondo la Procura, avrebbe affermato facendo riferimento al negozio: “sai come brucia facilmente?”.

Nel maggio 2017, poi, sempre Grancini si sarebbe presentato nel punto vendita per chiedere la “emissione” di biglietti per la partita Juve-Crotone per “certi personaggi calabresi di Corsico” e di fronte al diniego del titolare avrebbe risposto: “Vedi di farmeli recuperare, sbirro di m….”. Sempre a maggio di due anni fa, infine, gli ultrà avrebbero cercato di recuperare biglietti per la partita Roma-Juve con Grancini che nel punto vendita avrebbe anche mimato “il gesto del caricamento di un’arma da fuoco”.