COMUNICATO STAMPA DEL PORTICI SUGLI SCONTRI DEL GIRAUD

L’A.S.D. Portici 1906 comunica, attraverso questa nota societaria, la sua posizione circa gli incresciosi episodi verificatisi al “Giraud” di Torre Annunziata. Il pre-gara gestito in modo impeccabile dalle forze dell’ordine, il cui dispiegamento all’esterno dello stadio ha consentito alle due tifoserie di non entrare in contatto, si e’ svolto in assoluta tranquillità.  L’accoglienza di tutta la dirigenza del Savoia nei confronti della nostra squadra e di tutti suoi accompagnatori all’arrivo al “Giraud”  e’ stata eccellente e di altra categoria in linea con il blasone dello stesso Savoia. Agli inizi della gara nel settore ospiti erano assiepati la solita quarantina di tifosi del Portici notoriamente tranquilli raggiunti da una trentina di ultra’ porticesi giunti per l’occasione della gara storica che hanno occupato uno spazio ben circoscritto dell’intero settore. Durante tutto il primo tempo, come spesso capita purtroppo nel calcio di tutti i livelli, lo sparuto gruppo ultra dei tifosi porticesi ed i ben più numerosi ultra del Savoia oltre a seguire le fasi della gara erano anche interessati a scambiarsi vicendevolmente insulti come regolarmente avviene in tutti gli stadi italiani.  In ogni caso  non sussisteva nessun pericolo per l’incolumità fisica delle persone dal momento che le due tifoserie erano assiepate in settori opposti e separate da cancelli, fossati e un adeguato servizio d’ordine. Lo scontro verbale è degenerato quando nel corso dell’intervallo un fotografo, accompagnato da uno steward con il numero 8 si è recato sotto il settore dei tifosi porticesi lasciandosi andare a gesti provocatori, tant’è che lo stesso presidente del Savoia, Arnaldo Todisco, ha più volte provato ad allontanarlo per evitare che la situazione potesse degenerare.  All’ennesimo atto di provocazione, con il fotografo che invitava a mo’ di sfida il lancio delle bottiglie, tutto accertato da numerosi video ed immagini che possiamo mostrare a chiunque ne faccia richiesta, e nonostante i continui tentativi dello stesso presidente Todisco a dissuadere il fotografo da inutili provocazioni è partita una bottiglina che ha colpito il fotografo. Non c’è provocazione che possa giustificare questa intemperanza, che ci sentiamo di stigmatizzare in toto, ma non è ammissibile che un addetto ai lavori, anziché svolgere le sue mansioni, vada volontariamente a provocare. ,Nel frattempo alla ripresa del gioco una folta schiera di tifosi del Savoia, per farsi giustizia dei cori offensivi ricevuti si recava  all’esterno del settore ospiti iniziando un fitto lancio di pietre di grosse dimensioni, calcinacci, bottiglie, mettendo a rischio la vita di tutti i tifosi ultra’ e non presenti nel settore, tra cui famiglie con bambini nei passeggini. L’attacco proveniente dall’esterno con oggetti contundenti di notevoli dimensioni era particolarmente pericoloso in quanto pietre e bottiglie provenivano dall’alto. Sta di fatto che chi era fisicamente presente, ha seriamente temuto il peggio ed il settore ospiti si e’ totalmente e rapidamente svuotato in quanto molti trovavano riparo addossandosi alle pareti ed altri abbandonavano il settore scortati dalla polizia.  A questo punto si e’ verificata una momentanea interruzione della gara. Sono evidenti dalle immagini televisive la fuga di tutti i tifosi porticesi ed un poliziotto con un bambino in braccio a proteggerlo dalle pietre e dalle bottiglie, mentre la madre cercava riparo spingendo un carrozzino colpito da pietre. Pensavamo fosse finita e pensavamo solo a festeggiare la storica vittoria ottenuta sul campo ed invece troviamo francamente imbarazzante ascoltare durante una trasmissione di una tv privata dedicata al calcio dilettantistico il commento serale del figlio di un noto e stimato giornalista sportivo campano che “giustifica’ un comportamento di inaudita violenza quali una imboscata di un gruppo di ultra’  verso il settore ospiti realizzata con il lancio di oggetti pericolosissimi (pietre di grosse dimensioni, bottiglie di vetro) attribuendolo alle provocazioni verbali di 2 tifoserie distanti qualche centinaio di metri e poi la chiosa finale il pensiero che quegli incidenti abbiano condizionato la partita. Probabile anzi certo che il Savoia non c’entri nulla con la nostra categoria di Eccellenza. E’ evidente dalla cornice di pubblico di ieri e dal blasone della società ed auguriamo sinceramente alla nostra rivale di ieri sul campo  di raggiungere presto palcoscenici più consoni alla sua storia, ma da parte nostra un auspicio a tutte le società ed agli organi di stampa scritta e parlata di provare a raccontare i fatti così come avvengono e di salvaguardare il nostro amato calcio dilettantistico da tutti gli addetti ai lavori e non che vogliono solo confusione e tornaconti personali.