DIRIGENTI DEL POTENZA AGGREDITI A GALLIPOLI, IL COMUNICATO DEL CLUB

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N°266 – Comunicato stampa del 23.03.15

 

Aggredita a Gallipoli la Società del Potenza, ospitata nella Tribuna, con i sostenitori locali nella gara del 22 marzo 2015

Dopo ripetuti cori di offesa indirizzati dalla locale curva dei tifosi del Gallipoli, all’atto del pareggio rossoblu, numerosi tifosi giallorossi presenti in Tribuna hanno accerchiato la dirigenza potentina con ripetute minacce, provocazioni e spintoni. La dirigenza era accompagnata da un referente del Gallipoli che ha cercato di calmare gli animi, senza tuttavia riuscirci e pertanto da rendere necessario l’intervento della forza pubblica che ha dovuto accompagnare la dirigenza potentina nell’area antistante gli spogliatoi, sotto insulti della gente in tribuna, sputi e lanci di oggetti, alcuni dei quali hanno sfiorato una bambina, figlia di un collaboratore del Potenza. Erano presenti, con il Presidente Notaristefani ed il Vice Presidente Ferrara, le rispettive consorti ed altre signore mogli e compagne dei tesserati rossoblu intervenute al Bianco di Gallipoli.

La Dirigenza ha dovuto lasciare lo stadio scortata dalla Polizia, mente fuori dall’impianto sportivo erano assiepati altri gruppetti di tifosi del Gallipoli.

Va dato atto alla società del Gallipoli di essersi messa a disposizione della società potentina e di aver manifestato solidarietà nei confronti della dirigenza rossoblu prendendo le distanze dal comportamento violento e scorretto dei loro tifosi.
La situazione tuttavia non è ulteriormente trascesa grazie alla compostezza e all’equilibrio dei potentini che hanno evitato di cadere nelle provocazioni volgari e violente a loro indirizzate; il servizio d’ordine al Bianco di Gallipoli (quello che deve essere garantito dalle società ospitanti) è sembrato piuttosto carente per l’assenza di personale incaricato. La situazione si è potuta contenere solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine della Polizia di Stato, di servizio allo stadio di Gallipoli.

Resta inammissibile e deprecabile il comportamento manifestato a Gallipoli, incompatibile con quell’indirizzo generale di correttezza e fair play e di esemplarità delle tifoserie che da più parti si affermano come principi fondamentali del fatto sportivo e dell’esigenza di mantenimento dell’ordine pubblico.

Nell’augurarsi che non abbiano mai più a ripetersi simili atteggiamenti si spera che i responsabili rispondano del loro sconsiderato comportamento e che vengano adottati tutti i provvedimenti del caso.

 

Questa la dichiarazione del Presidente Maurizio Notaristefani

In seguito a quanto avvenuto nella giornata di ieri presso lo stadio di calcio “Antonio Bianco” di Gallipoli, sono qui ad esprimere tutto il mio sconcerto.

Non pretendo ovviamente di innalzarmi su alcuno – siamo tutti umani, tutti fallibili – ma trovo che alcuni episodi vissuti nella giornata di ieri, siano quantomeno da sottolineare e condannare, senza qualsivoglia scusante che tenga.

In quanto padre io stesso, trovo in primis scandaloso il comportamento di alcuni ‘genitori’ che, di fronte al comportamento villano dei loro figli (appena adolescenti), nulla hanno fatto per interrompere il loro incitamento alla violenza contro non più di due decine di persone. Per non parlare inoltre della violenza vera e propria perpetrata nei nostri confronti…

Se sono queste le future generazioni di tifosi che andranno a riempire gli stadi, ahimè, siamo messi davvero male.

Parlando poi di qualcosa di scandaloso, vorrei ringraziare l’efficientissimo agente di polizia che, munito di telecamerina, pensava bene fosse più utile riprendere gli aggrediti piuttosto che gli aggressori…

Spero almeno fossimo sotto una buona luce mentre chi ci accompagnava accusava malori per i momenti di concitamento in corso.

Ed infine avrei un appunto per la Signora Prefetto di Lecce: premettendo che non è mia abitudine “fare di tutta l’erba un fascio” – gli scalmanati ci sono ovunque, è inutile nascondersi – vorrei invitarLa a riguardare un attimo la partita di andata e quella di ritorno; non dal punto di vista calcistico (ad ognuno il suo ambito di competenza, giustamente), ma da quello comportamentale e a chiedersi:

Era davvero la tifoseria potentina quella ‘così pericolosa’?

Che venga considerato mero sfogo o pura denuncia, poco importa; ciò che importa è che, quanto accaduto ieri, costituisce purtroppo una delle pagine della storia calcistica a cui ci stanno abituando e che, per chi ama davvero lo sport del calcio, è causa di tristezza e delusione sincera.

Maurizio Notaristefani 

 

Ufficio stampa Asd Potenza Fc

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