Sergio Marchionne è morto all’età di 66 anni. Uno dei più brillanti dirigenti d’azienda italiani, naturalizzato canadese, a fine giugno era stato ricoverato per un’operazione alla spalla, ma le sue condizioni di salute sono peggiorate negli ultimi giorni fino ad essere considerate irreversibili. Una situazione che nelle ha imposto a FCA e Ferrari di riunire lo scorso fine settimana i CdA per la nomina dei nuovi vertici. Sabato, inoltre, la casa automobilistica torinese aveva fatto sapere in un comunicato che “sono sopraggiunte complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatoria del Dr. Marchionne, aggravatesi ulteriormente nelle ultime ore”. Non solo. Nella nota la Fiat aveva annunciato che è per questi motivi che “il Dr. Marchionne non potrà riprendere la sua attività lavorativa”. Da qui sono poi arrivate le nuove nomine in Fca, con Mike Manleyamministratore delegato, e in Ferrari, dove il posto di presidente sarà svolto da John Elkann e quello di ad da Louis Camilleri. Marchionne verrà ricordato per aver segnato un profondo cambiamento nel mondo Fiat, mentre non si compie il suo sogno di riportare il Cavallino a vincere in Formula 1.