FIGURACCIA DELLA JUVENTUS, ALLEGRI DA CACCIARE di Sergio Vessicchio

In questo modo, la Juventus rischia di perdere tutto, la squadra vista a Napoli conferma le sensazioni che abbiamo maturato nel corso del tempo. Modulo incomprensibile, giocatori fuori condizione, fuori ruolo e con la testa altrove. Da tempo i giocatori juventini hanno evidenziato il loro disappunto e la loro avversione verso il tecnico toscano esplosa in reiterate contestazioni come i casi di Cuadrado, Linchtensteiner, Dybala, Bonucci. Nel mese di Aprile la squadra non ha ancora un’organizzazione tattica. Allegri ha distrutto il modulo vincente, 3-5-2 che costituiva un pilastro forte e una certezza. A Napoli la squadra ha mostrato tutti i limiti possibili e immaginabili e non ci sono scuse che tengono, ne la sosta della Nazionale, ne la gestione dei giocatori, ne tanto meno gli infortuni, Allegri è scarso, inadeguato, non ha le competenze per gestire giocatori del livello della Juventus. A Napoli ha esposto Higuain a una figuraccia nella figuraccia, il Palermo al San Paolo ha fatto più bella figura. E’ stato un tiro a segno, un tiro al bersaglio, la Juventus è stata schiaffeggiata al San Paolo, messa sotto da un Napoli che ha dato lezioni di calcio, dimostrando di avere un canovaccio tattico ben definito, un’organizzazione di gioco perfetta, una identità decisa. Sarri ha dato lezioni ad Allegri ma per quanto è stupido calcisticamente l’allenatore della Juventus, non ne farà minimamente tesoro, è inutile che viene a dire che deve gestire il gruppo, la squadra non ha un’identità, gioca alla rinfusa e difficilmente fa tre passaggi di seguito. Non si vede una sovrapposizione, non si vede un interscambio di ruolo, non si vedono i movimenti senza palla, la squadra non sale e non accorcia, è disumano tenere su una panchina quell’allenatore, la Roma è a 6 punti dalla Juve con due partite difficilissime, a Bergamo e a Roma e con quest’atteggiamento diventano difficili anche le trasferte di Pescara e Bologna e non può permettersi nessun passo falso in casa dove, prima o poi, per la legge dei grandi numeri, qualcosa deve pur cedere. La Juventus vista a Napoli non si qualifica ne per la finale di Coppa Italia, esce col Barcellona e rischia seriamente di perdere lo scudetto. Gli obbrobri più evidenti per quanto riguarda la gestione di calciatori sono: la mortificazione di Barzagli e Marchisio, lo spostamento quasi sulla linea difensiva di uno dei bomber più forti del mondo come Mandzukic, l’impiego di Lemina, un centrocampista centrale di grande futuro (l’ha già distrutto), messo laterale sulla destra dove non può giocare e fa fatica con il suo passo, l’umiliazione costante di Rugani, il reiterato impiego di Asamoah e di conseguenza l’esclusione di Alex Sandro, Dani Alves nelle mani di Allegri sembra la “scimmia di Gabbani”, indugia su di un Pjanic vergognoso per il quale stravede e ha fatto fuori Marchisio. Ma su Higuain è riuscito a fare peggio di Benitez e questo è tutto dire. Allegri deve andar via subito, ogni giorno in più che rimane sulla panchina è un danno incalcolabile per la Juventus. Sergio Vessicchio