I GENITORI VERO PROBLEMA DEL CALCIO DILETTANTE di Sergio Vessicchio

Ormai non possiamo più nasconderci ne tanto meno fare gli ipocriti.Se Tavecchio ha rovinato il calcio dilettantistico con la penosa imposizione sugli under, il resto è un effetto domino pericoloso per il calcio dilettante.La rissa sfiorata a Mugnano di Napoli a margine della partita Frattese-Sarnese tra alcuni tifosi della Sarnese e i genitori di alcuni calciatori è lo specchio fedele di una situazione ormai diventata insostenibile.Purtroppo i calciatori, soprattutto under, hanno bisogno del sostegno dei genitori perché sono in mano a procuratori delinquenti ed è giusto che i genitori guardino da vicino le faccende dei propri figli.Qui è il gatto che si morde la coda perché i genitori non si limitano a fare i genitori ma diventano procuratori, ultras, tifosi, allenatori, giornalisti e chi più ne ha più ne metta.Ormai siamo all’anno zero, il vaso è traboccato tracimando nell’incompetenza ma anche nella maleducazione.Sia chiaro che questo non va generalizzato, ci sono tanti genitori brave persone che con educazione e perbenismo guardano le partite e le attività dei propri figli nella maniera giusta ma ce ne sono altri molto pericolosi capaci di essere un danno per i propri figlioli.La situazione è ormai scappata dal controllo del calcio dilettante e del settore giovanile.Si assiste ad uno scenario indegno durante gli allenamenti con genitori che danno consigli tecnici e tattici ai propri figli, che urlano contro gli arbitri avversari, contro gli allenatori che non fanno giocare i propri familiari, contro dirigenti accusati di favorire quello e quell’altro e in qualche circostanza si assiste anche a delle madri che offrono il proprio corpo pur di far giocare i propri figli.Sappiamo di essere duri in questa nota ma veniteci a dire che non si tratta della verità, che non si tratta di una realtà di cui nessuno ama parlare. Il calcio dilettanti e giovanile è un mercimonio, una pericolosa giungla nella quale c’è di tutto e di più.Nel mirino poi vanno a finire anche i giornalisti non compiacenti, procuratori onesti e arbitri che richiamano o ufficialmente o ufficiosamente i figli scostumati e maleducati.Usano Facebook per sfogare i loro pensieri, contattano persone che possono piazzare i propri figli e soprattutto sono quelli che si mettono ad urlare o a blaterare dagli spalti.Questo è un aspetto molto negativo del calcio e purtroppo oggi si vedono sui campi di periferia più genitori che tifosi.Bisogna riflettere su questo e mettere fine a questa piaga. Sergio Vessicchio