GIOIESE, CRUCITTI: “IL CAMPIONATO CON LA GIOIESE UNO DEI PIU’ EMOZIONANTI CHE ABBIA MAI GIOCATO”

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Un campionato da fenomeno. Capocannoniere della Gioiese, in coabitazione con Zampaglione con tredici gol, quasi tutti decisivi; prodezze che hanno letteralmente mandato in visibilio i tifosi gioiesi che hanno ammirato un ragazzo dalla tecnica sopraffina, alla sua miglior stagione in maglia viola culminata con la salvezza della Gioiese all’ultimo giro di boa. Antonio “Totò” Crucitti si gode adesso un meritato “riposo” calcistico, ma gli impegni continuano considerando che nei prossimi giorni il mago di Taurianova convolerà a nozze con la sua Anna. Non potevamo sottrarci ad un’intervista a Crucitti, che come sempre ha dimostrato ampia disponibilità verso il primo giornale online di Gioia Tauro, rispondendo a tutte o quasi le domande, eludendo alcune risposte con assoluta esperienza, ed elogiando il lavoro di Franco Viola definito dallo stesso Crucitti “gran motivatore”.

All’ultimo respiro avete ottenuto la fatidica permanenza in serie D. Come giudichi il campionato della Gioiese?

«Non è stato un anno facile, i momenti di sconforto ci sono stati e non è stato facile ripartire. Ma grazie ad un gruppo fantastico, siamo riusciti a raggiungere una salvezza per tanti inaspettata, giocando ogni partita con tanto cuore come se fossero tutte delle finali. Perciò, ad oggi, tirando le somme, posso dire che il campionato della Gioiese, nonostante i momenti brutti, é stato uno dei più emozionanti che io abbia mai giocato».

Capocannoniere insieme a Zampaglione a quota 13 gol, un’annata che difficilmente dimenticherai considerando che hai realizzato reti quasi tutte decisive. Che gusto si prova ad essere miglior goleador di una squadra da centrocampista?

«Sicuramente quest’anno a livello personale mi ha lasciato tantissimo. Ma aldilà dei numeri,  la cosa più bella è che i miei gol sono stati importanti per la salvezza della mia squadra; ma se ho fatto bene quest’anno non è solo merito mio ma anche e soprattutto dei miei compagni e di tutto lo staff che mi hanno sempre dimostrato una grande stima e fiducia».

In cosa è cambiata (se realmente è cambiata) la Gioiese dopo l’arrivo in panchina di Franco Viola?

«Mister Viola è un ottimo allenatore e soprattutto un gran motivatore ed era ciò di cui avevamo bisogno in un momento in cui di motivazioni ne avevamo ben poche! E poi anche l’innesto dei nuovi giocatori ha notevolmente contribuito alla risalita della squadra».

Con la sincerità solita che contraddistingue il tuo essere uomo prima ancora che calciatore, la Gioiese d’inizio anno (con i vari Manfrè e Petta in organico) a tuo avviso era più debole della Gioiese edizione 2013/2014 (con i vari Cassaro, Pascu, Lombardo) o gli scarsi risultati ottenuti nel girone d’andata sono dipesi da altri fattori (sfortuna, mancanza di feeling nello spogliatoio tra atleti e tecnico, problemi individuali dei singoli giocatori che poi sono stati ceduti etc)?

«Sicuramente l’annata è iniziata male anche in virtù delle varie vicissitudini che si sono verificate in estate; è chiaro, i vari Cassaro, Pascu e Lombardo sono giocatori di categoria, con i quali nella passata stagione avevamo formato un gruppo affiatato e solido. Non è stato facile sopperire alle loro assenze, nulla togliere ai nuovi innesti che sono ottimi giocatori e che hanno contribuito anche loro alla causa della squadra».

Crucitti rimarrà a Gioia Tauro o pensi che un campionato come quello appena trascorso possa spalancarti le porte della Lega Pro?

«Gioia Tauro in questi due anni mi ha dato tanto; ho molta stima della società che si è sempre comportata in maniera eccelsa; per questo motivo mi farebbe sicuramente piacere rimanere. Nello stesso tempo, la stagione si è appena conclusa, adesso ci godiamo le vacanze ed il mio prossimo matrimonio e poi chi vivrà vedrà».

Fernando Rotolo – (gioiasport)

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