GIOVANNI LOMBARDI: “LA SALERNITANA NON MERITA CAMPIONATI ANONIMI”

Un calcio italiano tutto nuovo ma che si porta dietro vecchi problemi. Dopo il record di punti di penalizzazione comminati in serie C nella passata stagione, già saltano le prime iscrizioni. Restano fuori il Palermo in serie B, Albissola, Siracusa e Lucchese in serie C, mentre Arzachena e Foggia hanno le ore contate e attendono solo l’ufficialità della mancata iscrizione che arriverà il 3 o 4 luglio prossimi ma che appare inevitabile.

Una situazione che non migliora, da anni.

Ma c’è l’altra faccia della medaglia, di chi il calcio italiano l’ha vissuto da protagonista, in qualità di presidente e di consigliere di Lega: l’imprenditore Giovanni Lombardi.

Da presidente e poi da consigliere di Lega (legato da rapporti di amicizia e di stima con Francesco Ghirelli e Gabriele Gravina) aveva spinto affinché le società della stessa regione, in particolare della Campania, tornassero tutte nello stesso girone, in modo da riportare i derby gloriosi che mancavano da decenni, cosa poi avvenuta, cancellando la poco affascinante divisione verticale.

Una passione per il calcio campano quella dell’imprenditore di origine salernitana, con due club che ha guidato nel ruolo di presidente o nei quali ha operato in qualità di socio: la Casertana, che ha riportato in serie C1 con doppia promozione in due anni dopo stagioni deludenti anche tra i dilettanti, e il Benevento con l’esperienza al fianco di Vigorito sempre con la doppia promozione che ha consentito ai sanniti di ottenere la storica promozione in serie A. Lombardi ha sempre e solo avuto ruoli sportivi per la sua capacità di individuare giovani talenti tra i quali Insigne, D’Ambrosio, Idda, Mancosu, Cragno, Falco, Ciciretti, Bonifazi e Ceravolo.

Poi le voci, quelle mai smentite da parte dello stesso Giovanni Lombardi, che lo volevano vicino all’Avellino. “Con Taccone abbiamo parlato, ma non abbiamo raggiunto l’accordo”. Poi l’imprenditore spiega: “Mia madre è di origini irpine, è nata a Cervinara, mi auguro che l’Avellino possa presto ritornare in serie B”.

Il presidente Giovanni Lombardi è uno dei massimi esperti europei nel settore della dialisi, oltre ad essere stato uno dei fondatori di un gruppo che è il secondo operatore nazionale e terzo nel settore europeo. Diversi anni fa Lombardi era stato vicino alla Salernitana, chiamato da Vincenzo De Luca al capezzale della Salernitana fallita che poi ripartì dalla serie D. All’epoca l’attuale Governatore ricopriva la carica di sindaco di Salerno ma poi, per ragioni politiche, diede il club nella mani di Lotito, oggi tra i presidenti meno amati della storia dai tifosi granata.

Giovanni Lombardi, però, l’idea della Salernitana non l’ha accantonata, anche se non lo afferma apertamente: “La Salernitana ha una storia gloriosa alle spalle, l’entusiasmo delle persone nell’anno del centenario non dovrebbe essere disperso, ma non si può accettare che in una piazza come Salerno ci siano campionati sempre al di sotto della media. Quest’anno la salvezza è arrivata ai rigori dopo una stagione di delusioni e sofferenze, mi auguro che non sia più così. La Campania è una regione che ha una grande tradizione calcistica, eppure solo il Napoli è sempre in serie A, gli altri quando ci arrivano restano poco tempo”.

Giovanni Lombardi è molto amato anche dai tifosi della Juve Stabia, da sempre legato al presidente Franco Manniello da grande amicizia e stima reciproca: “Castellammare è una piazza che in serie B ci può stare tranquillamente e anche levandosi delle importanti soddisfazioni”, dice con un sorriso che dimostra l’affetto che nutre per le Vespe.

Eppure, la sensazione è che ben presto Giovanni Lombardi potrebbe ritornare in sella, per essere presidente in una nuova sfida che lo vedrà protagonista. Questione di attesa.


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