GRAGNANO, BALEOTTO: “NON CI ACCONTENTIAMO, TIFOSI ENCOMIABILI”

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Le regole della Serie D impongono la presenza in campo di quattro “under” (un classe 1995, due 1996 ed un 1997). Andrea Michele Baleotto è nato nel 1995 ma è “under” solo sulla carta. Per rendimento e prestazioni il suo apporto in campo infatti non è quello di un giovane di belle speranze ma quello di un giocatore vero che sta dimostrando di poter ambire in futuro a palcoscenici importanti. Nella passata stagione un infortunio al ginocchio a dicembre non gli ha permesso di terminare il lavoro con i suoi compagni dopo un ottimo inizio. Ora Andrea è tornato al 100% ed in queste prime partite, da terzino sinistro, sta convincendo tutti gli addetti ai lavori.

Sabato scorso contro la Vibonese una vittoria meritata per il gioco espresso e per lo spirito messo in campo. Che effetti ha avuto sul morale della squadra?
“Contro la Vibonese abbiamo messo in campo lo stesso spirito della partita contro il Marsala. Questo ci ha portato ad una vittoria che ci ha ridato quella fiducia di cui avevamo bisogno”.

In questa prima fase della stagione il Gragnano ha incontrato tante formazioni di ottimo livello, tra le quali anche Siracusa e Cavese cioè le due formazioni sulla carta favorite per la promozione. Sette punti e cinque buone prestazioni. Sei soddisfatto?
“È stato un inizio di campionato abbastanza difficile sulla carta, ma abbiamo dimostrato contro la Cavese che il gruppo unito può mettere in difficoltà anche le big. Dire di essere soddisfatti significherebbe accontentarsi, noi dobbiamo trarre sempre il meglio da ogni match”.

Mercoledì Mugnano di Napoli è arrivata la vittoria contro il Pomigliano in Coppa Italia, un risultato che da ulteriore morale.
“Si, sono felice per la doppietta di Varriale che gli darà più fiducia in se stesso e porterà noi ad avere più fiducia in lui. Anche la squadra, nonostante la voglia degli avversari, ha dimostrato di esserci e questo ci ha permesso di passare il turno”.

Domenica contro la Frattese una sfida complicata ma affascinante. Uno dei tanti derby campani. Come arrivate alla partita?
“La Frattese è una squadra che punta molto sulla forza del suo tridente offensivo e con mister Coppola stiamo lavorando alle contromisure per non farci prendere di sorpresa”.

Nella stagione scorsa, dopo un ottimo inizio, un infortunio non ti ha permesso di completare il percorso con i tuoi compagni. Come stai in questo momento e qual è stato l’impatto con la serie D?
“L’infortunio l’anno scorso mi ha abbattuto mentalmente, volevo dimostrare ancora di più di quel che sono riuscito a fare. L’importante è che grazie al nostro Rosario e al Prof. Cerulli che mi ha operato, sono tornato più forte di prima. Con ancora qualche piccolo dolore l’approccio in serie D è stato un po’ timoroso lo ammetto, ma con i consigli dei grandi noi giovani ci stiamo calando pian piano nella categoria. Si è parlato della Serie D come la vecchia C2 e ora capisco il perché”.

Immancabile una domanda sulla tifoseria gragnanese che freme ormai con il “San Michele” sempre più vicino alla riapertura. La tua esperienza in questo anno di Gragnano.
“Non mi aspettavo un tifo così caloroso e una tifoseria sempre pronta a sostenerci, è stata il nostro dodicesimo uomo in campo, sia in trasferta sotto la pioggia che in casa con il sole che picchiava. Non ho parole, è stato un anno intenso e pieno di emozioni. Ringrazio il mister e la città di Gragnano per averlo reso tale”.

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