GRAGNANO, DS COPPOLA: “A CHE SANTO CI SIAMO VOTATI? FORSE SI E’ SCOMODATO NOSTRO SIGNORE”

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Fino a pochissimi giorni fa, parlare di calcio giocato, a Gragnano, puzzava quasi di superfluo. La priorità, per tutto l’ambiente, era conoscere il futuro della squadra: stadio non a norma, pochi aiuti economici e tutto il pessimismo che ne consegue l’hanno fatta da leit motiv dalla fine dello scorso campionato al giorno in cui la potenza economica ‘Garofalo’ ha cominciato ad interessarsi delle vicissitudini gragnanesi.
Ora, però, si può parlare anche di calcio e, per farlo, abbiamo scelto il direttore sportivo Cipriano Coppola: “Non c’è ancora l’ufficialità di nulla, in quanto ai segnali positivi degli ultimi giorni deve seguire il prisma dell’ufficialità ma posso dire che ci sono possibilità molto buone che l’anno prossimo, in D e con Minopoli presidente, ci sia ancora io nel ruolo di direttore sportivo. Ora come ora, però, la priorità della società è giustamente quella di ampliare il suo organigramma con dirigenti che abbiano la forza di investire in un campionato così dispendioso come quello di quarta serie. Quest’anno, sul campo, abbiamo compiuto una grande impresa riuscendo a vincere nonostante tutte le avversità di sorta che abbiamo incontrato sul nostro cammino. A che Santo ci siamo votati? Forse si è scomodato Nostro Signore.” Al di là di ogni feeling spirituale, però, la realtà sta nel fatto che il gruppo, dalle difficoltà, è riuscito a tirare fuori il meglio di sé: “A questo gruppo va un grandissimo plauso. Si ripartirà infatti da molte conferme, anche se prima di poterlo affermare con sicurezza bisognerà parlare anche con i diretti interessati. A loro mi piacerebbe abbinare nuovi innesti che mixino il brio della gioventù e l’affidabilità dell’esperienza. Certo, sempre dopo aver appurato l’ufficialità della riconferma.” A Gragnano, Coppola sta bene: “Mi sono ambientato bene, credo di godere della stima di molti appassionati in Città. Certo, qualche ostacolo di percorso lo si può incontrare ovunque, ma reputo questa mia esperienza molto positiva anche dal lato umano.” E se non dovesse arrivare la chiamata di Minopoli? “Accetterei la decisione con molta serenità, farei gli auguri al Gragnano ed attenderei nuovi orizzonti. Questo sport è la mia passione.” E che bello, per chi condivide la stessa passione, poter finalmente ‘parlare di calcio’ vero, quello giocato in campo e non solo nelle sedi del Comune.

Mirko Panico 

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