JUVENTUS-TORINO DERBY PER L’EUROPA

Undicesima posizione, 22 punti in classifica, un divario di 5 punti dal quarto posto: è questa la situazione del Torino al termine del derby d’andata, vinto dalla Juventus grazie a un rigore trasformato da Cristiano Ronaldo. Oggi i granata sono a soli 3 punti dal sogno di una clamorosa qualificazione in Champions League (manifestazione alla quale hanno partecipato solo nel 1976-77, ai tempi della Coppa dei Campioni). E questa prospettiva si è resa possibile grazie a un girone di ritorno di alto profilo, dove la formazione di Mazzarri ha collezionato finora 29 punti, alle spalle della Juventus con 35 e l’Atalanta a 31.UP…

Oggi l’Atalanta occupa quel quarto posto che permette l’accesso alla Champions League. Proprio contro i nerazzurri i granata hanno giocato una delle migliori gare della stagione alla sesta giornata di ritorno. Un 2-0 maturato al Grande Torino a cavallo dei due tempi. Poco prima del riposo, la gara viene sbloccata da Izzo, che corregge in rete un pallone respinto dal palo. Al primo minuto della ripresa Meité innesca Iago Falque, bravo a inventare una grande giocata con un dribbling secco in area e un tiro preciso all’angolino. Il successo sui bergamaschi arriva dopo un buon pareggio ottenuto a Napoli ed è la prima di 3 vittorie consecutive che consentono al Toro un balzo in avanti in classifica.…AND DOWN

Torino-Napoli 1-3 alla quinta giornata rappresenta un momento difficile nella stagione della squadra. Perdere contro gli azzurri in casa può non essere grave, ma quel che certo colpisce negativamente in quella giornata è l’approccio. Nei primi 20 minuti i granata vanno sotto di due reti (Insigne e Verdi i marcatori), la prima delle quali è un chiaro infortunio di una retroguardia che successivamente ha decisamente corretto la rotta. E anche nella ripresa, quando Belotti ha accorciato le distanze su rigore, la speranza dell’aggancio è durata solo 8 minuti, Insigne l’ha chiusa definitivamente. Quel giorno, il Toro si trova nella parte destra della classifica. Da allora molte cose sono cambiate.IL PROTAGONISTA

Nell’ultima gara giocata per le qualificazioni europee, a difendere la porta della Nazionale c’era lui, Salvatore Sirigu. Un premio meritato dal trentaduenne sardo per una stagione davvero impeccabile. Pararigori, portiere che unisce esplosività a senso della posizione, recentemente ha sfoderato interventi che hanno permesso al Torino di guadagnare punti decisivi, in particolare a Firenze e in casa del Genoa, quando ha parato due colpi di testa ravvicinati che sembravano gol fatti.L’ANALISI TATTICA

Quello che la Juventus affronterà all’Alllianz Stadium sarà sicuramente un Torinoagguerrito: non solo per la storica importanza del derby, sebbene in anni recenti questa rivalità sia in parte diminuita data l’importanza sempre decrescente che questa sfida ha sui riflessi in classifica, ma anche perché venerdì sera i granata si giocano un pezzo importante della stagione. Rispetto alla gara di andata potranno esserci alcune conferme e altri elementi invece decisamente nuovi.

Partiamo dal moduloMazzarri conferma come sempre la difesa a 3. Nella gara di andata i 3 difensori centrali deputati al giro palla avevano solitamente davanti due centrocampisti: Baselli e Rincon con compiti diversi tra loro. L’ex bianconero dedito maggiormente alla rottura e il secondo invece maggiormente coinvolto nello sviluppo del gioco. Ma il terzo centrocampista Meite agiva spesso tra le linee fungendo da raccordo con gli attaccanti. Sulle fasce ci saranno i due esterni Ansaldi e Ainain avanti invece ecco alcune novità. Se allo stadio Grande Torino Zaza e Belotti facevano coppia in attacco, il non buon stato di forma dell’altro ex della partita, ha portato Mazzarri a preferirgli, in assenza di Iago FalqueBerenguer nelle ultime partite, che agisce maggiormente tra le linee, come abbiamo visto fare a Meite nella gara di andata.

Un Torino quindi che potrebbe presentarsi più con un 3 4 2 1 che con un 3 5 2. I due dietro a Belotti, se nelle ultime gare sono stati Berenguer e Baselli, venerdì potrebbe essere spostato Baselli davanti alla difesa per fare posto di fianco a Berenguer al rientrante Iago Falque.

Altro aspetto del Torino di Mazzarri, che si è evidenziato nella gara di andata nel primo tempo, è il tentativo di creare densità in zona palla e attraverso il pressing inibire la costruzione del gioco degli avversari. Come sempre contro i bianconeri questi tentativi hanno possibilità di riuscire quando si è al top fisicamente, ma raramente, proprio come successo ai granata nella gara di andata, lo si riesce a fare per 90 minuti. Oltretutto la non grande tecnica del Torino ha fatto si che in diversi momenti del primo tempo al recupero palla non corrispondesse poi la possibilità di creare azioni di gioco fluide: la partita ne ha subito sul piano dello spettacolo, risultando in molti momenti spezzettata e con diversi errori.

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