LA COPERTINA DI ERMANNO PETROCELLI – “CALCIO.GOAL” DEL 16 MARZO 2015

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Nulla è mai  perduto. Nessun oggetto nel mondo, né vita, né alcuna cosa visibile. Parole seducenti, audaci, che devono essere fatte proprie da molte squadre campane, dopo questo affascinante ed emozionante weekend. Le deve far proprie innanzitutto l’Avellino, che perde 1-0 a Lanciano, ma non il terzo posto solitario del campionato cadetto, in virtù dei contemporanei passi falsi di Frosinone e Livorno. La rete firmata da Piccolo costringe gli uomini di Rastelli alla seconda sconfitta di fila lontana dal Partenio, l’ottava in totale quest’anno. Niente è ancora perduto, nel campionato di serie D, a Cava dè Tirreni. Che bella storia di sport, quella della Cavese. Nonostante la difficile situazione societaria che diventa ogni giorno sempre più bizzarra e paradossale, l’undici di Agovino continua a fare professionalmente il proprio dovere. Prova di forza contro il Pomigliano, in questa domenica di fine inverno, ma tutt’altro che primaverile. Un 3-1 netto e perentorio, tra le mura amiche la Cavese è un rullo compressore di gioco e di gol: è infatti la squadra col miglior attacco del girone H, con ben 50 reti all’attivo. Esordio poco convincente, dunque, per il nuovo tecnico del Pomigliano – Gigi Sorianiello – arrivato in settimana al posto dell’esonerato Francioso. Classifica tutt’altro che lusinghiera e tanto, tanto lavoro da fare. Non riesce a tenere il passo dei biancazzurri la Sarnese, battuta con rammarico a Potenza. Maggio illude i campani, poi Palumbo e Cecconi ribaltano il risultato e regalano ai lucani una vittoria preziosa in chiave promozione. E che dire della Gelbison, altro club in crisi societaria e ancor più sofferente sul campo. Seconda sconfitta consecutiva per mano di un’altra squadra pugliese: dopo il Bisceglie sette giorni fa, è il Brindisi a prendersi l’intera posta in questa giornata. Ai rossoblù, la gioia della vittoria manca ormai da quasi un mese. Nel girone dominato dalla Fidelis Andria, trionfante con doppio rigore nel derby contro il Grottaglie, nulla è ancora perduto – in chiave salvezza – per l’Arzanese, grazie al prezioso pareggio esterno a Manfredonia, e per la Puteolana, tornata a sorridere dopo un mese esatto contro un Monopoli apparso sazio e appagato dalla conquista della finale di Coppa Italia. Sempre più giù, invece, la Scafatese: triste 4-0 a Bisceglie e ancor più triste ultimo posto in graduatoria con 18 punti: la salvezza, ad oggi, sembra veramente perduta. Umore totalmente opposto in casa Agropoli. Ormai è un dato di fatto indiscutibile: la squadra di mister Rigoli è tornata. E’ viva più che mai. Vince e convince. Dalla sconfitta col Torrecuso è indubbiamente cambiato qualcosa. E i risultati si vedono a vista d’occhio. Prima, la partita più bella della stagione contro il Roccella, una settimana fa. Ieri, la rotonda affermazione per 5-0 in casa del quasi retrocesso Orlandina. 9 gol in due partite, di cui 5 a firma del bomber del momento Canotto. La vetta (sogno mai tramontato per i nerazzurri) è lontana adesso sette punti: l’inatteso pareggio esterno della capolista Akragas a Roccella rende così ancor più piacevole il successo del club del presidente Cerruti in terra siciliana. In mezzo, al secondo posto, non si fermano gli uomini di Dellisanti: inequivocabile il 4-1 ai danni della Leonfortese, tra i marcatori anche quel Galizia sempre più capocannoniere del girone con 18 gol. Non perde contatto con le zone buone della classifica la Frattese: scoppiettante 5-1 ai danni del Montalto e seconda vittoria consecutiva, mentre frenano – sempre in zona playoff – il Neapolis (bloccato in casa sullo 0-0 dal Due Torri) e il Marcianise, malamente sconfitto dall’Hinterreggio. Inevitabile chiusura dedicata alla Battipagliese. Si, nulla è veramente perduto per i bianconeri. Oggi come non mai. I ragazzi di Condemi hanno finalmente ritrovato la vittoria e un pizzico di serenità. 1-0 al Sorrento, un successo – stoico – che vale doppio, per il morale (sprofondato negli abissi alla vigilia della partita) e perché ottenuta contro una diretta rivale alla salvezza. I tre punti mancavano da tanto, troppo tempo. Signorelli l’autore della perla che ridà ai battipagliesi quello slancio e quella voglia di lottare per un traguardo non più così irraggiungibile. Perché nel calcio, come nella vita, nulla è mai perduto.

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