L’AUTOGOL DELLA GELBISON, DIETRO PIROZZI LA MANO DI ALBANO

La Gelbison con un comunicato stampa diramato nella giornata di ieri ha voluto prendere posizione sulla vicenda inerente le eventuali pressioni effettuate dall’attuale tecnico Egidio Pirozzi su squadra e dirigenza pur di spodestare il collega Pasquale Logarzo dalla panchina rossoblù. Un comunicato senza alcuna firma e a tinte vaghe e generali per la società di Vallo della Lucania che ha il sapore dell’autogol clamoroso. Ma per ricostruire in toto la vicenda e smentire il contenuto del comunicato in questione bisogna ripercorrere delle tappe precise e quindi andare a ritroso. L’attuale trainer dei vallesi Egidio Pirozzi fin da tempi immemori è sempre stato protagonista di condotte poco chiare  sia da un punto di visto  professionale che etico. Le continue, costanti e reiterate pressioni che effettua, o fa effettuare da suoi fidati emissari, nei confronti delle società e dei giocatori per spodestare i colleghi allenatori è ormai una consuetudine consolidata e frequentemente praticata dall’ex tecnico dell’Agropoli, tanto da prendere il nome di “Metodo Pirozzi“. Un modus operandi accertato da anni e di cui ne hanno fatto le spese tanti allenatori, in ultimo Logarzo e Pietropinto. Che Pirozzi avesse messo gli occhi addosso alla Gelbison e a Logarzo da tempo è un fatto noto e innegabile che abbiamo evidenziato sul nostro sito prima dell’annuncio dell’allenatore ebolitano (http://www.calciogoal.it/gli-occhi-di-pirozzi-su-pomigliano-e-gelbison-logarzo-ha-un-nemico-in-piu/) e di cui l’unica colpa che abbiamo  è quella di riportare, che piaccia o meno, la cruda verità. Proprio come abbiamo la colpa di aver riportato gli autori quindi i responsabili di quest avvicendamento sulla panchina dei cilentani. In tutta questa vicenda del cambio di panchina Pirozzi dopo aver destabilizzato l’ambiente e i calciatori della rosa screditando e denigrando a più riprese il lavoro del predecessore Logarzo, ha avuto una sponda importante all’interno della società che ha favorito il suo insediamento, e il nome corrisponde a quello del direttore sportivo Giuseppe Albano (precisiamo che Albano rappresenta un dirigente bravo e preparato di cui abbiamo grande stima). Nonostante il “Metodo Pirozzi” preveda un successivo allontanamento di chi ha favorito il suo inserimento, il direttore sportivo Albano è stato colui che ha agito dietro le quinte di comune accordo col tecnico eburino. La strada era stata già da tempo spianata grazie agli ottimi rapporti che il ds ha con il ritrovato amico di Pirozzi, ovvero Sergio Picarone, uno dei maggiori emissari dell’ex tecnico dell’Agropoli. Albano ignora il fatto che però sarà lo stesso Pirozzi in futuro a chiedere la sua testa per favorire l’avvicendamento proprio con l’amico Picarone, come il rodato metodo a suo nome prevede. Ecco spiegate quindi le mancate dimissioni di Albano dopo l’esonero di Logarzo come prassi del calcio pretende, tanto da essere considerato un atto elegante e dovuto nel rispetto di piazza e società. Albano dopo la disfatta di Frattamaggiore al termine della partita persa 6-0 dai vallesi comunicò le proprie dimissioni alla squadra negli spogliatoi del “P.Ianniello”, salvo poi presentarsi stranamente alla partita casalinga contro il Gragnano. Ma il lavoro sotto traccia del ds era da tempo avviato e nonostante le dichiarazioni del presidente Noce escludevano un avvicendamento tecnico a tutela dell’allenatore Logarzo, Albano aveva già studiato bene il piano per sostituire il tecnico e preparato il sostituto che da dietro le quinte si fregava le mani. La controprova di tutto ciò? la presenza in prima linea del ds alla conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore e le dimissioni guarda caso revocate!  Pirozzi era da tempo in costante contatto con Albano e con i giocatori tanto da contattarli quotidianamente e in maniera asfissiante come confermato proprio da alcuni componenti della rosa di cui non faremo i nomi per giusti motivi. E se un indizio non fa una prova tanti elementi non sono trascurabili nella natura del caso che ha portato all’investitura di Pirozzi. Ma gli autogol della Gelbison sono multipli, in ultimo il comunicato diramato a difesa dell’attuale allenatore. Un comunicato senza firma che non rende nè giustizia nè chiarezza perchè impossibile comprendere quale proprietà sia stata ad esprimersi, quindi Noce, oppure quell’altra parte di società che pretende il suo allontanamento per via dei danni fatti da 2 anni a questa parte insieme al fido Di Spirito??? In tutto questo sullo sfondo rimane la Gelbison, una delle squadre più blasonate e importanti della Campania con una storia affascinante e di rilievo alle spalle che non merita teatrini del genere in rispetto proprio di quella storia e di quel blasone che da sempre contraddistingue la squadra di Vallo della Lucania. Il tutto a pochi mesi dal pericolo scampato di essere cancellata dalla geografia del calcio. Ora Pirozzi. Non scherziamo… Sergio Vessicchio