MA L’US AGROPOLI E’ ANCORA DI AGROPOLI? di Sergio Vessicchio

L’Agropoli ormai ha fatto un grande balzo indietro nelle preferenze dell’opinione pubblica locale.Da quando il campo sportivo è il Guariglia 1995 man mano,con momenti di grandi pienoni,il gradimento degli agropolesi è venuto meno.Vanno rimarcati anche notevoli altri aspetti oltre al Guariglia impianto voluto dalle vecchie generazioni e sognato da quelle ancora precedenti e oggi fiore all’occhiello dell’impiantistica provinciale.Innanzitutto il cambio generazionale che ha portato avanti persone che non sono nate da agropolesi ma da cilentani stabilitisi poi qua e per questo la squadra non se la sono mai sentita loro come il presepe vivente,il carnevale e altre manifestazioni ormai in via di estinzione.Poi la mancanza di settore giovanile  dell’Agropoli che mai ha puntato efficacemente sulle leve locali e il proliferare di tante scuole calcio ha fatto in modo che i ragazzi crescessero sentendo parlare male proprio dell’Agropoli.Non sfugga chi mai ha potuto vestire la maglia del delfino e per invidia ha fondato altre squadre cittadine con l’idea di veder distrutta l’Agropoli.I veri nemici l’Agropoli li ha ad Agropoli basta vedere cosa ha fatto un verme non tesserato  che per oltre 10 anni ha sfruttato l’Agropoli e poi dicendo deliberatamente una bugia ad un organo ufficiale di giustizia sportiva  ha fatto in modo che l’Agropoli non venisse ripescato per punti di penalizzazione causati proprio da tale porcheria e questo soggetto(na latrina dicono a Napoli) va a mendicare davanti al cancello per entrare senza pagare alle partite dell’Agropoli.Una cosa del genere molti anni fa non sarebbe mai successa.Questo esempio lascia capire quanto male hanno fatto a questa squadra relegata sovente in secondo e forse terzo piano per inutili manifestazioni di atletica o emarginata per i vizietti di qualche società proprio di atletica protetta dal palazzo per un mero scambio di voti che sul Guariglia ha messo su una società a scopo di lucro senza pagare o pagando una miseria costruendo senza nessuna autorizzazione anche degli spogliatoi indecenti e dei magazzini pericolosi dove non ci vanno solo nelle ore di atletica ma anche quando non fanno sport e chissà a fare che cosa.L’Agropoli finora ha retto perchè ha trovato gente che l’hanno amata,ci hanno messo dentro soldi e fatica ma nella città la squadra non c’è più.Non esiste se non fosse per l’amore di Bruno Meola e l’intervento economico di Cerruti e Puglisi i quali forse hanno trovato la quadratura del cerchio mentre negli anni passati con i soldi di Cerruti fino a quando li ha potuti mettere( e ne ha messi tanti) hanno fatto il bello e cattivo tempo faccendieri ben noti in città e meglio non nominarli altrimenti ci arrivano una caterva di telefonate, e francamente ci rompiamo le palle ,a sentire che si fanno raccomandare per non sentirsi dire la verità. Puglisi dunque oggi ha preso in mano le redini della società lui eterno avversario non ha saputo resistere al fascino del delfino che nonostante la caduta di preferenze rimane glorioso per moltissimi motivi.Ma ci chiediamo se ancora è di Agropoli questa squadra o è diventato un circolo privato di Di Biasi,Puglisi e De Cesare.In città non si sa nulla di quello che fa l’Agropoli,tranne qualche sparuto comunicato prima e dopo le partite non si conosce se fa e quando fa attività.Se fa o no acquisti e cessioni,grazie ad una telefonata di Puglisi abbiamo saputo dell’acquisto di Lo Petrone,se fanno o no allenamento,se fanno amichevoli infrasettimanali,se l’allenatore parla o no con la stampa.Sono arrivati 4 acquisti stratosferici Spicuzza,Landolfi,Bozzi e Lo Petrone e nessuno ufficialmente ha saputo niente.Ne una foto con la maglia,ne una presentazione degli acquisti,sono state fatte delle cessioni ma nessuno ha detto niente. Qualche notizia l’ha pubblicata la fotografa Carol Violante sul suo profilo facebook per fortuna e niente altro.La presentazione ufficiale prima del campionato l’hanno evitata.Già la squadra nel gradimento pubblico è scivolata nelle ultime posizioni poi ne hanno fatto un circolo privato e poi si lamentano che la gente non va al campo nonostante sia meritatamente prima in classifica e gioca un calcio molto bello.Un’opera di persuasione andava fatta senza se e senza ma  invece eccoci qua a chiederci se l’Agropoli c’è ancora o no.Andare al campo di allenamento è come andare nel covo dei pirati sembra che si è la per togliere loro qualcosa.Nelle tv private tranne in qualcuna non ci vanno,vogliamo capire che la nostra penna a loro da fastidio ma ad Agropoli e nel Cilento ci sono anche altri organi di stampa attraverso le quali il prodotto US Agropoli può essere pubblicizzato e fino a quando in evidenza ci va solo  Franco Di Biasi la gente continua a disertare perchè pensa ad una politicizzazione invasiva dell’Agropoli quindi è peggio ancora.Per i tifosi quelli veri come noi che scriviamo non ci sembra giusto tutto questo abbandono verso l’Agropoli ma purtroppo non tutti la pensano come noi e quell’istituzione una volta intoccabile che si chiama us Agropoli occupa un piccolo spazio nel cuore degli agropolesi ma solo quelli veri non quelli che in questa città hanno comprato casa e vi si sono sistemati quelli sono la rovina di Agropoli perchè no ne riconoscono i valori,le virtù,le tradizioni,la storia dell’intera città.E l’Agropoli per chi ama questa città è un valore,una virtù,una tradizione,è la storia sportiva.Noi siamo qui a riconoscerne l’istituzione e lo faremo sempre purtroppo c’è chi questo valore non lo considera e purtroppo sta anche all’interno. Se continueranno a farne un circolo privato,anche vizioso per quello che registriamo,troveranno in noi un avversario feroce ma sempre leale e in città una scarsa considerazione e tra i tifosi molta rassegnazione.I presidenti,i dirigenti,i tecnici riflettano.Sergio Vessicchio