MILAN-LAZIO DELLA VERGOGNA CI PENSANO ROCCHI E KESSIE’ di Sergio Vessicchio

Lazio penalizzata non solo dal risultato che la condanna all’ ottavo posto in classifica ,allontanandosi sempre più dall’ obiettivo Champions ,ma soprattutto dagli episodi discutibili e da alcune decisioni arbitrali che certificano L’ inadeguatezza del Sig.Rocchi .Dal punto di vista tecnico -tattico la Lazio è stata una squadra molto ordinata,compatta e molto abile nelle ripartenze.

In Difesa bene ,rischiando pochissimo, a centrocampo Lucas Leiva il solito equilibrista e Correa uno dei migliori in campo.
Purtroppo A Immobile , autore di una prestazione generosa , manca solo il goal e M.Savic con Luis Alberto al di sotto delle loro potenzialità .
Benissimo Strakosha autore di un intervento prodigioso nel finale.
Il Milan è invece stato più abile nel secondo tempo ,
Ha approfittato del calo psico-fisico della Lazio e ha creato qualche occasione pericolosa .Il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto se nel finale non fosse accaduto tutto ciò che ha vanificato gli sforzi di una squadra che non avrebbe assolutamente meritato un risultato negativo:
-La sostituzione Di Lulic e di conseguenza L’ inesperienza di Durmisi hanno condizionato L’ aspetto difensivo della Lazio,-il rigore molto dubbio inevitabilmente ha turbato lo stato d’ animo dei biancazzurri,
-L’ atteggiamento inadeguato di Rocchi ha condizionato la gara e il risultato finale scatenando non solo polemiche postgara ma sfottò tra i calciatori stessi sfiorando la rissa nel finale.
Infine gli episodi dopo la gara:
Kessie e Bakayoko mostrando la maglia di Acerbi alla Curva del Milan ,
dimostrano una micro cultura e una mancanza di rispetto nei confronti di un campione in campo e nella vita.
Al Milan e ai due calciatori non resta che chiedere scusa immediatamente,
Il governo del calcio intervenga attivamente affinché episodi del genere non avvengano più ,
Non si possono più tollerare gesti e atteggiamenti così aberranti,
Non esiste un nemico da superare a tutti i costi calpestandone la dignità ,
Ma un avversario da rispettare attraverso i valori autentici, etici e morali dello sport.Sergio Vessicchio


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