I MISTERI DEL CALCIO: L’ESONERO DI MASECCHIA AL CAMPOBASSO

Nel calcio, come in ogni cosa, si sa è più difficile programmare e costruire molto più semplice distruggere. Ed è quello che è successo all’ormai ex tecnico del Campobasso Giovanni Masecchia esonerato dopo sole 5 partite di campionato. Masecchia giunge al Campobasso prendendo il posto di un altro bravo allenatore come Foglia Manzillo per volere della dirigenza intenta a stravolgere la rosa e il progetto tecnico aprendo un nuovo corso. Fin da subito Masecchia si presenta in punta di piedi alla piazza elogiando il lavoro svolto dal suo predecessore e concentrandosi fin da subito nel lavoro sul campo imprimendo alla squadra le sue idee e la sua filosofia di gioco senza continuare sul solco lasciato dall’ex allenatore dimostrando carattere e personalità. La sfortuna vuole però che l’insediamento di Masecchia sulla panchina dei lupi coincida con un calendario decisamente proibitivo, sopratutto per una squadra che deve passare da un filosofia di gioco a un altra (con conseguente tempo fisiologico per l’assimilazione degli schemi e del sistema di gioco) e sopratutto con la spada di Damocle del mercato aperto e di conseguenza con arrivi e partenze improvvise che creano caos negli equilibri di una squadra. Una rosa anche tutt’ora incompleta ha penalizzato l’ex tecnico del Gragnano che ha affrontato corazzate come Avezzano, Matelica, Vastese e Vis Pesaro che lottano per la vittoria del campionato, e con il Pineto nell’intermezzo che tra le mura amiche conserva un record di imbattibilità importante. 
Nonostante un calendario proibitivo però la squadra di Masecchia è riuscita a fermare la capolista Matelica e a sfiorare l’impresa contro il Pineto subendo ingiustamente un pareggio beffardo nelle battute finali dell’incontro. 
Ci si chiede allora: se il Campobasso avesse affrontato nelle cinque partite di Masecchia cinque avversari alla portata, quale sarebbe stato il futuro del tecnico partenopeo? 
Le favole sono belle ed hanno il gusto della magia ma non sempre Davide sconfigge Golia e se un progetto tecnico prevede un nuovo allenatore sicuramente questo aveva bisogno di tempo per lavorare e non un mese scarso con tutti gli imprevisti del caso (mercato aperto, squadra incompleta, schemi nuovi ecc..), altrimenti diventa ingiustificato anche l’esonero in origine del tecnico Foglia Manzillo. 
Masecchia ha pagato la scarsa pazienza di una dirigenza che non gli ha concesso il tempo ed avversari adeguati che costituiscano veri e propri banchi di prova, ma nel calcio si sa, si pretende tutto e subito, come è più facile distruggere che costruire. Sergio Vessicchio