PARLA IL PORTIERE RIVELAZIONE DEI DILETTANTI GIACOMO DE MARINO: “LA BATTIPAGLIESE NEL CUORE,TUTTO ME STESSO PER IL GRAGNANO,VOGLIO IL PROFESSIONISMO”

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E’ stato il portiere rivelazione  del campionato 2014/2015 tra i pali della Battipaglese in serie D.Classe 1996 alto ma non altissimo,faccia da intellettuale ma guizzo da giaguaro,un tigrotto raffinato e pensante ma anche istintivo e intuitivo. Giacomo De Marino è più di una promessa oltre che ad essere una realtà.Prima i portieri si aspettavano ora sono costretti a bruciare le tappe,l’evoluzione del ruolo è interpretata fedelmente da questo napoletano biondastro figlio d’arte.Lo incontriamo dopo il suo passaggio al Gragnano.

Giacomo, da dove vogliamo partire? Dalla fine o dall’inizio?

DE MARINO 2“Io partirei dalla prima partita al Pastena, contro la Cavese in Coppa Italia.Venivo da una stagione in Eccellenza dove ero riuscito a qualificarmi per i Play-Off, vinto la Coppa Italia, il “Caput Mundi” con la Nazionale Under 17 e dove ero stato premiato come Miglior Under di Eccellenza…Under…non solo
portiere.Eppure quella partita mi confermo’ subito cio’ che mi avevano raccontato sulla Battipagliese e sui suoi tifosi. Quando entrai in campo, mi dissi “Ecco, fino ad adesso hai creduto di aver giocato a calcio. Ora, forse… cominci.”Ringraziero’ sempre la Virtus Volla per avermi dato la possibilità di difenderela porta delle Zebrette.”

Una stagione…tribolata...

“Tribolata è dir poco. Ho fatto più esperienza quest’anno che se avessi fatto un Campionato di Lega Pro. Non stà a me capire perchè la stagione è stata cositravagliata; sò, però, che arrivare a cambiare tanti allenatori (ne abbiamo avuto, per diversi motivi, 11 in panchina, tra titolari e sostituti), aver avuto la “diaspora”dei tesserati già a Novembre, aver avuto tre cambi di gestione (anche temporanea),aver perso punti in partite già vinte, aver fatto di nuovo “gruppo” a febbraio e aver fatto l’IMPRESA nella Finale Play-Out….quando ormai tutti ci davano per spacciati già mesi prima…beh, se questa non è esperienza, mi dica Lei cos’è.”

Tu andavi ogni giorno avanti e indietro da Napoli. Sacrifici nei hai fatti…Rimpianti?

DE MARINO 3“Sacrifici…si, ne ho fatti. Ma andate a chiedere a qualche altro giovane come me se non li avesse fatti anche lui, avendo in cambio la possibilità di giocare in Serie D, con questa maglia, poi.Rimpianti? Solo aver fatto tante assenze a scuola per l’attività sportiva ed aver “costretto” mio padre ad iscrivermi privatamente a Marzo, per salvare a mia ultima stagione scolastica per non far ripresentare il problema l’anno prossimo. Non era il momento  di avere quella spesa pero’ mio padre l’ha sostenuta perchè ritiene giustamente la scuola la cosa più importante (ride, ndr)”

Perchè ridi?

“Perchè pensavo…mio padre è istruttore di giovani calciatori. Ha a che fare con bambini e ragazzi e…(ride ancora, ndr) non avrebbe mai sborsato un euro per me e mio fratello per…facilitarci…ad entrare nel mondo del calcio…invece per la scuola…bum, subito ha deciso…”

Tuo fratello, ne ho sentito parlare…un’attaccante…

DE MARINO 4“Molto più forte di me, spero solo che ci sia qualche Società che lo capisca. Se non sfonderà nel calcio, sarà la conferma che questo mondo non gira…a dovere; ma è di oggi, e vi dò uno scoop, che una Società di Lega Pro ne ha individuato le potenzialità. Spero che la cosa si concretizzi. Questa Società, forse, un domani potrà vantarsi diaver…lanciato un campioncino.”

Torniamo a te, alla fine di questa esperienza cosa resta dentro di te?

“Resta un coro, l’ho sentito una sola volta, ma ce l’ho ancora nelle orecchie…DE MARINO UNO DI NOI. Era dopo il rigore parato all’attaccante del Torrecuso.Ecco, questo resta dentro di me come riassunto dell’amore che i tifosi hanno avuto per me dalla prima partita. Non sò il motivo, forse hanno apprezzato la mia voglia di  lottare per i colori bianconeri. So’ pero’ il motivo per il quale loro resteranno
nel mio cuore : Io amo Battipaglia.”

Sorrento…

“Ricordi in agrodolce (ride di nuovo, ndr) All’andata, in casa loro, mi segnarono con un…passaggio e perdemmo 1-0.Al ritorno, al Pastena…beh, fù la mia giornata…e vincemmo 1-0 Nella finale Play-Out, al Campo Italia…nel primo tempo salvai il risultato con  un’uscita kamikaze, nel secondo…mi segnarono con un…cross.  Devo il fatto di voler giocare ancora al calcio esclusivamente ai miei compagni di squadra che fecero il miracolo. Loro non hanno mai mollato, contro tutto e contro tutti. Aver fatto una stagione, credo positiva, e poi sentirmi colpevole della retrocessione sarebbe stata la punizione più grande per me. Anche se, si sà, quando sbaglia il portiere…dietro non c’è nessuno che ti salva…”

Perchè Gragnano?

DE MARINO 1“Dalla fine del campionato, io e mio padre siamo stati contattati da varie squadre. Alcune con ambizioni, altre meno. Alcune di regione, altre fuori.Ma dopo quello che io ed i miei compagni abbiamo compiuto per salvarci, ho deciso  di attendere…Alla fine io ero di proprietà della Battipagliese; avrei solo potuto decidere doveandare se la Società mi avesse posto in vendita, non avrei potuto decidere di  essere ceduto o meno.In questi ultimi giorni ci sono stati dei contatti con Società che preferivano attendere la formalizzazione dell’iscrizione della Battipagliese, prima di procedere,  ma dopo quello che avevamo sputato in campo, mi sarebbe parsa una bestemmia.L’A.S.D. Città di Gragnano è stata l’unica che ha deciso di non attendere, ma ditrattare. E questa è stata la garanzia che mi volevano, non che mi cercavano…”

Ed ora?

“Ora inizia questa nuova avventura. Spero di ripetere cio’ che ho dato alla Virtus Vollaed alla Battipagliese in termini di risultati, personali e di team. Di sicuro, come sempre,darò il 110%.”
Sogni per il futuro?

“Il sogno è sempre lo stesso. Arrivare tra i Pro. Ma per ottenere questo non bastano le 34 presenze in Serie D che ho collezionato con le zebre. Adesso mi concentro cuore,anima e corpo con il Gragnano. Darò il massimo di me stesso per i colori gialloblù. Poi, quel che sarà, sarà. Dovessi decidere adesso, come sogno mi regalerei in futuro quello di vestire di nuovo la maglia zebrata in un campionato professionistico. Vorrebbe dire che io sono andato avanti e che la Battipagliese sarebbe tornata al calcio che merita. Nell’immediato, il sogno è quello di riuscirci con la mia nuova squadra, che già amo per la fiducia dimostratami. Ma non sarebbe neanche male un bel Gragnano-Battipagliese decisivo per i
Play-Off…avremmo vinto tutti…”
Per concludere, quindi, chi ringraziamo?

“Il primo ringraziamento và alla Battipagliese per l’occasione concessami ed ai suoi  tifosi, che porterò sempre nel cuore. Ho letto di ragazzi della mia età, che hanno fatto qualche apparizione in campo, che hanno salutato la propria squadra come se fossero Casillas; io, dopo la sofferta stagione trascorsa potrei fare di più…ma mi limito a dire solo a questo.Il secondo ringraziamento, non meno importante, ed in ordine di tempo, và al Gragnano, che ha creduto in me con i fatti e non con le parole. Faro’ di tutto per ricevere l’anno  prossimo dai nuovi miei tifosi gli stessi attestati di stima ricevuti oggi.Poi, se per te non è un problema, vorrei ringraziare anche te, Sergio Vessicchio, perchè mi hai sempre commentato con l’imparzialità del vero cronista. Mi hai bacchettato quando era il caso ed allo stesso modo mi hai elogiato quando facevo qualcosa di buono.E’ raro che accada…”

Un personaggio oltre che un calciatore,un protagonista con la sua flemma e la sua statura  intellettuale.Quel viso pulito rappresenta più di qualsiasi altra cosa la speranza che il calcio possa avere tra i protagonisti ragazzi seri dopo le cronache degli ultimi tempi.De Marino è un numero 1 in tutto e non può essere un caso.Il Gragnano oggi,il professionismo domani.

Sergio Vessicchio 

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