PARMA NIENTE STADIO PER LA NUOVA STORIA

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Magico parma corrado tardini – Giovanni Corrado, figlio di Giuseppe (ad di The Space) ha convocato assieme al padre una conferenza stampa a Parma. Si pensava che il motivo fosse quello di illustrare il progetto del “Magico Parma”, il club che sarebbe dovuto subentrare al fallito Parma Fc. Invece, per il momento, i Corrado fanno un passo indietro: il Comune non concederà loro l’uso del Tardini, che verrà dato all’altra cordata in corsa per la Serie D, il Parma 1913.

“Eravamo partiti con un progetto per acquistare il Parma e mantenerlo tra i professionisti ma non è stato possibile. Ma siamo qui grazie all’affetto dei tifosi, siamo invasi di messaggi e abbiamo comunicato che saremmo stati disponibili a proseguire. Ci sarebbe piaciuto mostrarvi tutto, i loghi e lo slogan ma non siamo riusciti a organizzarci in tempo”, esordisce Giovanni Corrado. Che poi spiega la questione legata allo stadio.

La questione Tardini

“Purtroppo ieri ho avuto un incontro con l’assessore Marani per parlare delle affiliazioni, della richiesta per lo stadio: mi ha detto di aver ricevuto un veto per la concessione del Tardini. Verrà fatta una lettera alla Figc in cui verrà comunicato che lo stadio verrà dato solo al Parma 1913. Per chiedere l’affiliazione dobbiamo comunicare lo stadio e non potrà essere il Tardini e costringeremmo i tifosi a venirci a vedere in provincia. Ci spiace, ma ad oggi abbiamo paura a presentare ai tifosi un progetto del genere“, spiega.

“La nostra possibilità è sempre la stessa. Il futuro del Parma non sarà con noi in un primo momento. Pensiamo di avere le competenze manageriali per portare avanti un progetto che si basava anche sul Tardini. Quindi anche nel caso dovessimo chiedere un’affiliazione, lo dovremmo fare lontano dal Tardini. Ci ragioneremo sul nel weekend, ma non sarà una decisione semplice“.

“Corrado è stato costretto a rinunciare”

Giuseppe Corrado, padre di Giovanni, prende la parola: “Lucarelli ci ha detto: se ci siete faccio ancora un anno da capitano in Serie D e vi lascio la squadra in C, perché avevamo un programma per salire. Per fare la D non ci vogliono delle ingegnerie finanziarie, quelle si fanno dopo. Oggi doveva essere il primo giorno del resto di una nuova vita. Parma è una città forte, chi condurrà questo progetto lo sarà altrettanto. Noi non ci sentiamo sconfitti, anzi”.

“Abbiamo letto che abbiamo consegnato una busta vuota dal notaio. Il nostro assegno è ancora lì. Hanno inventato un nostro antagonista come Mike Piazza per salvare una squadra. L’antagonista non è lui, sono i debiti di questa società che dobbiamo superare. Hanno fatto trasmissioni sulle tv private su questo antagonismo, che c’era una gara. Noi vogliamo solo dare una mano.

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