PIPPO VISCIDO: “PUNTIAMO AI PLAY OFF, DOBBIAMO RIPORTARE LA BATTIPAGLIESE IN SERIE D”

Nato a Battipaglia il 5 Giugno 1989, Filippo Viscido è ormai una delle bandiere della Battipagliese. Dopo aver dato i primi calci al pallone nella Bertoni di Mario Cesaro, passò alle giovanili della Paganese, squadra in cui ha anche debuttato fra i professionisti. Quella di Avellino è sicuramente una delle parentesi più felici di una carriera che lo ha visto indossare diverse casacche, fra cui quelle della Battipagliese, del Savoia e del Sorrento. Filippo, meglio noto come Pippo, si è raccontato ai nostri taccuini.

Per un battipagliese come te, che emozioni regala vestire la maglia bianconera?
«Sicuramente indossare la maglia della Battipagliese è un grande onore, poiché questa società ha militato anche in categorie più importanti. La Zebra merita di tornare a calcare palcoscenici di alto livello, e spero di poter dare un grande contributo per poter realizzare i sogni dei tifosi».

Com’è nata l’opportunità di tornare a giocare per la squadra per la quale hai sempre tifato?
«A giugno, il presidente Palmentieri ed il ds Guariglia, mi avevano cercato, ma vennero a mancare i presupposti per concludere l’accordo poiché la squadra si era iscritta al campionato di Promozione. Quando poi fu ripescata in Eccellenza, io avevo già firmato per il Chieti. Non appena si è aperto il mercato invernale, abbiamo colto l’occasione ed ho scelto di tornare a casa».

Cosa rispondi a chi critica con durezza quando le cose vanno male?
«In ambito calcistico, la cura di ogni male è la vittoria. Capisco che ci siano perplessità, ma le critiche, finché sono costruttive, non ci danneggiano: dobbiamo trarne insegnamento. La squadra si sta impegnando molto. Dico ai tifosi di rimanerci accanto e di sostenerci nonostante tutto».

Alla luce di ciò, qual è il vero obiettivo stagionale?
«La società ha dato grandi segnali alla piazza, grazie agli acquisti sempre mirati del ds. Non dobbiamo buttare tutto alle ortiche, e continuare per la nostra strada. Abbiamo tutte le possibilità per poterci qualificare ai play-off. Vogliamo riportare la Battipagliese in Serie D, lo dobbiamo ai nostri fantastici tifosi…».

Quanto conta per un calciatore della Battipagliese sentire un così forte affetto da parte della tifoseria?
«Soprattutto in questa categoria, i tifosi sono il dodicesimo uomo in campo dato che le partite in genere sono poco seguite. Noi abbiamo la fortuna di avere un grande sostegno, anche in trasferta, e lo avvertiamo con piacere. Dobbiamo ripagare gli sforzi del presidente Palmentieri e l’amore incondizionato dei nostri tifosi: adesso tocca a noi e ci proveremo fino alla fine. Forza Battipagliese!».

Costantino Giannattasio – nerosubianco.eu