I colleghi di Potenza ci hanno chiamato in causa di concerto con il nuovo allenatore dei lucani Egidio Pirozzi. Noi per una questione deontologica e di educazione rispondiamo, come giusto che sia, alle dichiarazioni rese dal tecnico ebolitano invitato ad esternare il suo pensiero sul sottoscritto nella conferenza stampa di presentazione alla sua investitura ufficiale come allenatore del Potenza. Egidio Pirozzi, che vanta di essere presente su wikipedia come lo è anche il capitano Schettino della Concordia, sostiene di conoscere la qui presente firma da più di 30 anni e di non aver avuto mai il piacere o come definito da lui “il dispiacere” di avere a che fare o confrontarsi con il sottoscritto. Egidio Pirozzi però mente sapendo di mentire e omette di menzionare diversi episodi in cui e di cui è protagonista lui stesso. Partiamo dal punto zero: Pirozzi il primo anno di Agropoli subentrò a Pietropinto(suo compaesano ebolitano) dopo numerosissime e asfissianti pressioni ANCHE SUL SOTTOSCRITTO per spodestare il collega dalla panchina dei delfini. Pirozzi oltre a presentarsi ad ogni seduta di allenamento in ritiro, e a telefonare giocatori, dirigenti(Magna, Volpe ecc..) e addetti ai lavori di Agropoli stesso, si dilettava anche nel tenersi in forma in attività ginniche. Almeno così credevamo tutte le volte che si presentava in palestra mentre il sottoscritto era impegnato ad allenarsi. Pirozzi che dice di non essersi mai confrontato con il presente “giornalaio”(categoria umilissima della quale ho e avrò sempre immenso RISPETTO perchè rappresentata da lavoratori che si svegliano alle 5 del mattino per portare il pane a casa) dovrebbe informare i rispettabilissimi colleghi di Potenza delle pressioni e degli inviti che mi rivolgeva nello screditare il collega Pietropinto in modo tale da subentrare al suo posto. E tra una serie e l’altra di ripetute con i pesi o in corsa sul tapirulan mi si chiedeva di evidenziare le pecche tecniche del collega con una facilità disarmante. Chiariamo un aspetto però, il qui presente non ha mai dato ascolto a Pirozzi siccome mai nessuno può dirmi che scrivere e cosa scrivere sulle mie testate, e tutto quello che fuoriesce dai miei siti è solamente frutto del mio pensiero, delle mie idee, e mai nessuno potrà convincermi a fare il contrario. Chiarito questo aspetto altra enorme bugia è che sempre il sottoscritto non l’abbia mai intervistato. E’ vero, nel periodo in cui Pirozzi si mostrava saccente, e a seguito dei pessimi risultati ottenuti il pensiero tecnico sulla conduzione dell’Agropoli era contrastante con quello del tecnico ebolitano, e l’invito rivolto alla dirigenza di sollevare dall’incarico Pirozzi era sostenuto con forza dalle nostre testate, ma raccoglievamo solo le impressioni e lo stato d’animo oggettivo della piazza che non voleva più Pirozzi alla conduzione dell’Agropoli. Ma nonostante questo varie interviste a Pirozzi per onor della cronaca sono state fatte con l’ex tecnico di Sarnese e Gelbison che rispondeva con piacere, oltre a chiedermele sempre a microfoni e telecamere spente. Infine non raccolgo la provocazione sul fatto che io non sia un giornalista(n.tessera professionale 081370), potrei dire lo stesso di Pirozzi che non è un allenatore ma non lo farò, ci limiteremo solo a scrivere sempre e solo la verità, quella che a nessuno piace anche a costo di raccogliere dissensi e malumori ma facendo il nostro lavoro con l’umiltà e l’imparzialità di sempre che ci contraddistingue perchè Pirozzi dimentica una cosa, Vessicchio fa il proprio lavoro riportando i fatti Pirozzi facesse il suo portando risultati ovvero quelli che mancano da più di 5 anni a questa parte con tanto di fallimenti e esoneri consecutivi sul campo. Ma come Schettino, che come lui è presente su wikipedia, cercasse di non scappare dalle proprie responsabilità e di dire la verità, almeno sullo scrivente. E come Schettino cercasse di non affondare l’ennesima nave di cui si mette al comando, perchè il Potenza, che piaccia o meno ai colleghi del capoluogo, è una piazza alla quale saremo sempre legati e affezionati perchè rappresenta un gioiello del calcio del sud Italia, una squadra e una piazza colma di storia e blasone oltre ogni modo che meriterebbe ben altri palcoscenici, ben altre categorie, come ben altri allenatori. Sergio Vessicchio