SALERNITANA, CASTIGLIA: “TORNO A SALERNO MA NON CON MENICHINI”

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Un felice, soddisfatto e quasi incredulo Ivan Castiglia ha raccontato in esclusiva ai microfoni di TuttoSalernitana.com le sensazioni provate nel vincere il campionato a Como, compagine tutt’altro che favorita alla vigilia; i lariani hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo al fine di raggiungere uno storico obiettivo lontano ben 11 anni. Stagione dai due volti quella del centrocampista nativo di Cosenza visto il rapporto non idilliaco tra lui e Menichini. Poche e opache le prestazioni con la Salernitana, contro le tante e convincenti in terra lombarda, dov’era arrivato nello scorso mese di gennaio, decisive al raggiungimento della Serie B. Forte di un altro anno di contratto con i granata il calciatore dovrà chiaramente ritornare a Salerno per programmare il futuro e (perché no, creando i giusti presupposti) rimanere all’ombra dell’Arechi.

Domenica c’è stato un ritorno in Serie B storico per il Como. Quali sono state le sue sensazioni e le sue emozioni dopo questa cavalcata trionfale?

“Sono state emozioni bellissime, fantastiche, ancor di più perché siamo entrati nella griglia play-off dall’ultimo posto utile e ci siamo ritrovati a batter squadre come Benevento e Matera che facevano parte del girone C ritenuto il più forte, e la soddisfazione è doppia”.

C’è stato un momento in cui avete capito di poter vincere il campionato o il risultato finale è maturato domenica dopo domenica?

No, non ci abbiamo mai pensato. Abbiamo affrontato tutte le partite alla stessa maniera sempre con la stessa determinazione, domenica dopo domenica, senza particolari pensieri”.

Ora però ritornerà a Salerno in virtù di un altro anno di contratto. Torna per restare in maglia granata?

“Torno perché sono un calciatore della Salernitana in quanto la società lo scorso anno aveva puntato su di me facendomi un contratto di due anni a luglio. Spero di partire per il ritiro anche se sinceramente non so com’è la situazione a Salerno, ma in ogni caso il mio agente parlerà con il direttore e vedremo il da farsi”.

Per situazione credo si riferisca alla scelta dell’allenatore. Come sono i suoi rapporti con Menichini e soprattutto quanto potrebbe influire sulle sue scelte un’eventuale riconferma del mister?

“Con il mister non ci siamo più sentiti e quindi i rapporti sono rimasti invariati. Auguro a Menichini di restare perché ha fatto 80 punti ed è un buon allenatore, ma dovesse rimanere lui la mia permanenza sarebbe difficile dopo quello che è successo. Non lo so, vedremo”.

Molti degli allenatori accostati alla Salernitana per il dopo Menichini, qualora ci fosse, giocano con i tre centrali di centrocampo, vedi Camplone e Torrente tra gli altri. Nell’eventualità, in un centrocampo a tre, il ruolo a lei più congeniale è quello di mezzala o di mediano a protezione della linea difensiva?

“Io nasco mezz’ala. A Como ho fatto 16 partite in questo ruolo sia a destra che a sinistra senza problemi anche se nella mia carriera mi è capitato di giocare nella posizione di mediano. Ma ripeto, sono una mezzala”.

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