TUDISCO: “SE BATTIPAGLIA MI CHIAMA SONO PRONTO” L’EROE DEL SAN PAOLO IN RAMPA DI LANCIO

Siamo agli albori della nuova stagione calcistica e, come di consueto, voci e commenti sui vari campionati  già fanno ressa nelle varie trasmissioni e sui blog di riferimento. Quest’anno, con grande soddisfazione di tutto il popolo sportivo, la notizia è il ritorno al calcio della Gloriosa battipagliese, dopo l’anno sabbatico cui è stata costretta nella passata stagione, pur avendo conseguito una salvezza in serie d che aveva le stigmate del miracolo con quell’ormai famoso spareggio vinto in casa del Sorrento. La battipagliese è tornata e, come detto, ne siamo lieti. Nuovo l’organigramma, con il patron Palmentieri che si è assunto la responsabilità di portare le zebrette dove meritano, nel calcio che conta, rasentando la sua assenza dai campi, il vero è proprio insulto sportivo per una città che ha sempre vissuto di calcio e che negli anni d’oro era il riferimento calcistico dell’intera piana del Sele, Salernitana a parte. Tutto nuovo, come detto e, come tutte le…macchine in rodaggio, qualche problemino si è palesato, avendo il neo direttore sportivo Guariglia, il compito di formare una squadra ex novo con annessi e connessi. Lo stesso d.s. ospite della trasmissione Caclio.goal, condotta da Sergio Vessicchio, illustrava così i piani societari a breve e medio termine:” La cosa che ci preme di più è riportare il senso di appartenenza a questa squadra, ricreando la simbiosi con la città, storicamente affezionatissima a questi colori. Sappiamo la sofferenza che hanno patito lo scorso anno e ci ripromettiamo, con un programma quinquennale, a riportare la Battipagliese dove merita. Per la verità, un anno lo abbiamo guadagnato, essendo stati ripescati in eccellenza e questo ha cambiato i programmi in corsa…” Proprio qui cominciano i problemi. Agli addetti ai lavori non sfugge la considerazione che, una cosa è giocare un campionato di promozione, altra è disputare il massimo torneo regionale, basti pensare alle formazioni allestite lo scorso anno da  Nocerina e S. Agnello. La prima uscita della battipagliese in coppa non è stata felice, essendo i bianconeri stati sconfitti dalla sanseverinese e questo ha fatto storcere il naso a qualcuno. Esagerazione? Forse, ma è l’annoso problema di chi ha l’onore di guidare squadre blasonate e storicamente importanti. Normale che sulla battipagliese i riflettori siano…ben focalizzati. Il direttore Guariglia, incalzato dal conduttore, difendeva a spada tratta la scelta dell’allenatore Graziani…” Una scelta mia…” sentenziava, ma proprio sull’allenatore Graziani si addensano le prime nubi tanto che i tam tam sugli organi di riferimento, i rumors, già inducono a riflessioni. Girano già i primi nomi in caso di…rottura prolungata in questo inizio di stagione. I bene informati danno Criscuolo e Coppola come papabili per una eventuale succesione, ma il nome che più affascina, per carriera calcistica e per tanti fattori è quello di Ciccio Tudisco, che gode della stima e dell’ammirazione del Patron Palmentieri. Lo abbiamo sentito in merito e, con la consueta riservatezza e correttezza ci ha risposto.” Posso dire che al momento non c’è niente e non è mia abitudine parlare di squadre non guidate da me o, peggio ancora, di colleghi cui auguro sempre il meglio. Spero che la Battipagliese torni presto al calcio che le compete essendo una delle piazze più importanti della Campania. Un pubblico straordinario, affezionato e una squadra storica. Posso solo dire che il solo fatto di essere accostato a una squadra così è un onore e per me motivo di grande orgoglio. Professionalmente sarebbe una esperienza straordinaria in una piazza, ripeto, che non ha nulla da invidiare ad altre più blasonate. Qui si parla della Battipagliese, non scherziamo…” Mister Tudisco questo campionato lo ha già vinto con l’Agropoli in quella che fu una cavalcata trionfale qualche anno addietro. Chi vivrà, vedrà…Carlo Marrazza