US AGROPOLI TOLEDO E APICELLA SHOW IN COPPA ITALIA, MA ATTENZIONE AL FAIANO

Si è concluso con tre vittorie il mini ciclo di tre partite in cui l’Agropoli è riuscita a segnare ben 11 gol e a subirne uno solo. Quello che più risalta è il continuo ricercare il gioco da parte della squadra che il tecnico Ciro De Cesare, con impegno, abnegazione e cura maniacale, sta cercando di plasmare. I delfini hanno mostrato carattere e qualità ma devono ancora lavorare tanto per cercare di trovare i presupposti per la vittoria del campionato. Il credo del “toro di mariconda” è il 4-3-3 corroborato da tagli e pressing, ma anche con schemi molto ben congeniali. I senatori della squadra costituiscono la garanzia per la crescita di un gruppo che va comunque integrato di una punta, un centrocampista e un difensore, tutti over di esperienza. Pascuccio, Iommazzo, Toledo, Santonicola sono i senatori che dovranno scuotere i giovani, far dare loro il meglio e cavarne la bontà tecnica a loro disposizione. I senatori sono importanti perchè devono fare in modo che Capozzoli si limiti solo alle sue grandi giocate (nei 20 minuti che ha a disposizione) ed evitare che possa guastare il gruppo. Tutto gira intorno a De Rosa, un giocatore ancora non in condizione ma decisamente l’uomo in più del centrocampo, il faro, il metronomo, il playmaker vicino al quale gira la ruota dell’otto volante di Cerruti e Puglisi. Questo è il giocatore fulcro della squadra vicino al quale De Cesare ha piazzato l’enfant prodige Guadagno, nuova stella della Valle del Calore insieme a D’Agosto (al Benevento) e a Oristanio (all’Inter). Poi c’è l’altro interno di centrocampo, Natiello, non offre grandi garanzie anche se ha lo spunto incisivo e Santonicola che messo a fare il suo compitino è sicuramente più affidabile, ha più quantità. In attacco la squadra vanta molte soluzioni, Capozzoli e Toledo alti costituiscono un lusso per la categoria e De Cesare lo ha capito, il solo Maione in attacco è un limite enorme della rosa, tuttavia l’alternativa con Toledo a destra e Apicella a sinistra è un’ottima soluzione in virtù del fatto che Capozzoli ha nelle gambe solo 20 minuti. Piace Gullo, adattato basso a sinistra, ruolo non suo, ma è un peperino che se si adatta bene può dare grandi risultati e manca un difensore centrale importante, capace di mettersi vicino a Pascuccio (il migliore acquisto in assoluto) con Giura in alternativa. Uno dei segreti dell’Agropoli può essere Iommazzo, serio, educato, bravo, il quale può fare l’esterno a destra e a sinistra, il centrale e perchè no anche l’interno di centrocampo, è lui il pupillo della dirigenza. I presidenti stravedono per Iommazzo che è un’iniezione di esperienza, da verificare il portiere Della Luna sul quale, però, il DS Grillo è pronto a scommettere. Poi una serie di alternative, tutte molto promettenti anche se la suggestione è Nicola Russo, messo in campo già due volte dall’allenatore è capace di imporsi con personalità, precisione ed eleganza. De Cesare ci sta lavorando benissimo ed è proprio il tecnico l’uomo in più di questa squadra, colui che la sta plasmando e che ci sta lavorando nel migliore dei modi. La crescita esponenziale di Apicella, 12° titolare è sicuramente il simbolo di un lavoro puntiglioso, pieno di valori tecnici e tattici e di certo molto piacevole perchè mira a far crescere i giovani, a ricreare l’entusiasmo e a creare i presupposti per la vittoria. Ma per vincere tutto questo non basta, ci servono tre acquisti, un assetto societario ben puntellato, un’organizzazione importante e il pubblico che questa squadra deve meritare. Senza queste cose il campionato non si vince. E da domenica contro il Faiano tutti se ne accorgeranno delle difficoltà che questo campionato di Eccellenza pone. Sergio Vessicchio