ZEMAN STECCA LA PRIMA, LUGANO SCONFITTO PER 2 A 0 SUL CAMPO DEL SAN GALLO

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L’esordio di Zeman ha il veleno nella coda. Il neo-promosso Lugano, guidato per la prima volta da Zdenek Zeman e al debutto nella Super League svizzera, tiene sul terreno del San Gallo fino a dodici minuti dalla fine. Cala però nel finale e, dopo essere rimasto in dieci per il doppio giallo all’ex Juventus primavera Josipovic, si arrende alla doppietta del neo-entrato Aleksic (78’ e 82’).
4-3-3 — E dire che fino a quel momento si era visto più Lugano. Manco a dirlo il boemo, giunto nella cittadina ticinese da appena un mese, ha già forgiato un 4-3-3 offensivo e gagliardo, pronto a ripartire addirittura con otto uomini. Se non fosse stato per gli errori di misura delle proprie punte Lombardi, Bottani (in due occasioni) e Josipovic, l’undici di Zeman avrebbe anche potuto portare a casa i tre punti. Il cedimento fisico nell’ultimo quarto d’ora, per una formazione che non ha ancora digerito i carichi di lavoro del nuovo tecnico, è stato però letale.
ESORDIO NO — Su un campo caldissimo, e non soltanto per la temperatura superiore ai trenta gradi, una sconfitta per una squadra che ritornava nella massima serie dopo tredici anni ci può comunque anche stare. Zeman la prende con filosofia: “È stato un match equilibrato, loro hanno giocato più il pallone, ma noi abbiamo mostrato maggiore incisività. Dopo l’espulsione ci siamo fermati e abbiamo preso due reti in malo modo, ma molti ragazzi erano al debutto in questa categoria”. E sull’episodio che ha deciso la partita, il secondo giallo a Josipovic per fallo sul portiere avversario, il tecnico sessantottenne ha aggiunto: “Il ragazzo si voleva mettere in mostra, voleva spaccare il mondo, ancora un po’ spacca la testa al portiere. Ma in realtà si poteva anche fischiare fallo del portiere perché quando è uscito ha abbassato la testa…
 Pier Luigi Giganti 

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