VARESE, CALCIATORI ACCUSATI DI ESSERSI VENDUTI LA SALVEZZA AI PLAYOUT. IL DS MERLIN NON CI STA E DIFENDE LA SQUADRA NEL POST GARA / VIDEO

Triste epilogo per il campionato del Varese, gloriosa squadra lombarda retrocessa in Eccellenza dopo aver perso il playout per 2-0 in casa dell’Oltrepovoghera. A far discutere le cronache locali e nazionali, la ricezione di un messaggio vocale in cui si accusava alcuni giocatori di essersi venduti la partita e quindi la salvezza in Serie D. Nonostante squadra e allenatore abbiano cercato di smorzare tali voci, i tifosi varesotti al termine della partita persa hanno più volte accusato i calciatori dagli spalti di essersi venduti la partita. Non ci sta il DS del Varese Merlin il quale è intervenuto in conferenza stampa addolorato per la retrocessione ma ancor di più per le gravi accuse mosse dai tifosi e dall’ambiente circostante. Queste le parole del DS Merlin in conferenza stampa post partita: “Non ci siamo venduti la partita. Perchè dico questo? Il motivo è che 20’ prima del fischio d’inizio i tifosi hanno chiamato la squadra sotto la Curva per intimarli di stare attenti perché erano certi che la squadra si era venduta la partita. Audio messaggio prima della partita? Sentirsi accusare di essere ‘Venduti’ non ci è piaciuto per niente. Si può dire di tutto, che siamo scarsi, che non siamo capaci, ma non si può accusare questi ragazzi di non essere dei professionisti. Lo sono stati dall’inizio alla fine anche quando sono stati lasciati da soli. Siamo andati avanti con dignità. Retrocessione? C’è solo da tornare a casa e ricominciare da zero. È difficile, pesante e faticoso. Sono cresciuto a 500 metri dalla stadio e sono retrocesso. Coi ragazzi abbiamo sognato di arrivare ad un obiettivo. Nel primo tempo siamo stati noi a creare e lo stesso vale nel secondo. Gli avversari ci hanno provato solo una volta trovato il gol, e anche in quei minuti abbiamo reagito. Sicuramente ci è mancato qualcosa”. Stefano Esposito

Questo il filmato della conferenza post gara: