E’ ora di cominciare a dire le cose come stanno realmente a Salerno per evitare che successivamente, gli sciacalli, possano ancora continuare ad indugiare in un atteggiamento che fa solo male alla Salernitana. Iniziamo a dire subito che Fabiani ha solo fatto bene negli anni in cui è stato chiamato ad operare a Salerno. Però bisogna anche dire che viene pagato per questo, per cui il suo lavoro è stato la logica conseguenza degli accordi che ha sempre preso con le società. Purtroppo spesso e volentieri l’operato di Fabiani viene giudicato da alcuni soggetti che hanno scopi personali e nulla hanno a che vedere con la realtà dei fatti. Senza stare a sottolineare i risultati della carriera di Fabiani da Direttore Sportivo, Trieste, Messina, Genoa e in special modo Salerno. A questo punto corre l’obbligo, se non altro ai fini del ripristino della verità, di cominciare a ricordare quello che si è verificato nel corso degli anni, spesso e chissà per quale motivo personale, puntualmente denigrato da parassiti e nullafacenti. Fabiani è riuscito nel corso degli anni ad operare con grande senso del dovere, gli attacchi al suo lavoro e un attacco alla Salernitana. Ma andiamo per ordine. Se la memoria non ci inganna, Fabiani è lo stesso personaggio che nel lontano 2007 arrivò a Salerno chiamato da Lombardi mentre la squadra stava retrocedendo, l’allenatore era Bellotto e con l’arrivo di Fabiani si rimisero apposto i conti, ci fu la salvezza e nella presentazione della squadra in Piazza della Concordia, dopo il calcio mercato durante il quale arrivò anche Arturo Di Napoli, Fabiani dichiarò di essere certo di vincere il campionato con la squadra che le era stata allestita e così fu. Il ritorno della Salernitana in Serie B arrivò alla fine di un campionato fantastico e fu opera proprio di Fabiani. Successivamente la Salernitana si salva in Serie B grazie ad un ampio lavoro fatto proprio dal Direttore Sportivo ma a due mesi dalla fine della stagione, Lombardi lo defenestrò perchè lo riteneva amico di Murolo e li fu l’inizio della fine, non si capì più niente dopo la cacciata di Fabiani. Ci fu addirittura il fallimento, con Fabiani non ci sarebbe mai stato e soprattutto si sarebbe scritta un’altra storia per i granata. Viene richiamato da Lotito il quale gli aveva già offerto la direzione della Lazio proprio il giorno in cui riportò la Salernitana in Serie B. Da sempre infatti Lotito lo ha stimato e lo richiama alla guida della Salernitana nella stagione di C1 durante il corso di una situazione disastrata. Fabiani si mette a lavorare e fa pulizia cacciando dalla sede societaria personaggi scomodi e improduttivi, selezionò gli ingressi in tribuna stampa revocando i permessi a chi non era ne pubblicista ne giornalista, molti dei quali ricominciarono a fare la guerra. Dopo aver rimesso le cose al posto giusto, programma la nuova promozione in Serie B e vince il campionato di Lega Pro battendo tutti i record possibili e immaginabili e riportando nuovamente 30.000 persone allo stadio nel giorno della promozione. Quel lavoro fatto da Fabiani costituisce un pilastro forte sul quale oggi si basa la Salernitana perchè Fabiani mise apposto i conti, vinse il campionato e riportò l’entusiasmo a Salerno dopo il fallimento e la ripartenza dall’inferno della Serie D. Il sole tornava a sorgere a Salerno e il campionato di Serie B dello scorso anno, conclusosi con la salvezza all’ultima giornata, fu la logica conseguenza della presenza in organico di giocatori che in Lega Pro avevano contratti lunghi, fu un rischio da correre perchè solo in quel modo si poteva riportare il bilancio in attivo e proseguire con un fair play finanziario di cui oggi la Salernitana può godere. Quest’anno, la svolta, Fabiani fa una grande campagna acquisti e prende anche un ottimo allenatore come Sannino visto che si dovette sostituire il già ingaggiato Inzaghi, rimasto poi alla Lazio per i fatti ben noti. Sannino ha sbagliato tutto e così Fabiani ha scelto Bollini che aveva avuto modo di apprezzare durante il corso di una sua parentesi sfortunata a Lecce dove ha visto la salernitana vincere per 1-0, perchè aveva intravisto in lui le caratteristiche necessarie per guidare la Salernitana, quando poi aveva deciso di prenderlo, perchè comunque nel giro di Lotito, Bollini era all’Atalanta con Reja e appena si è presentata la condizione lo ha chiamato alla guida della Salernitana anche se in quel momento Lotito voleva portare Menichini per un debito di riconoscenza. Bollini è stata una scelta azzeccata perchè ha interpretato alla perfezione la mentalità di Salerno e ha suggerito l’acquisto di Minala che aveva avuto nel settore giovanile della Lazio nel contesto di un mercato di Gennaio dove Fabiani è riuscito ad operare nel migliore dei modi portando calciatori fondamentali per arricchire la rosa e migliorarla come poi si sta verificando, Lotito non ha mai messo mano nel mercato tanto è vero che i giocatori poco li conosce e Ronaldo lo chiama addirittura Rolando. L’obiettivo di Fabiani ,e lo ha detto a più riprese, quest’anno era di migliorare la classifica dello scorso anno per evitare di soffrire fino alla fine. Come si può notare, tutti gli obiettivi dichiarati da Fabiani da quando è arrivato a Salerno la prima volta sono stati centrati. Non si tratta qui di dire chi è bello o brutto, si tratta di prendere atto di un lavoro fatto da Fabiani e l’allenatore, perchè sono pagati per fare questo. A Salerno aspettano la fine della partita e se la Salernitana non ha vinto cominciano sistematicamente ad attaccare Fabiani e il suo operato, senza cognizioni di causa e solo perchè sono persone messe fuori dallo stesso DS. Per quanto riguarda poi gli allenatori che Fabiani ha avuto a Salerno e non solo, senza l’ordine e la direzione voluta dallo stesso Fabiani non hanno avuto gloria perchè egli impone regole e disciplina e di questo ne usufruiscono gli staff tecnici.In conclusione prima di scrivere questo articolo mi inmbatto su di un sito dal sapore “agrodolce”il quale all’interno vi è un passaggio elequonte circa la destabilizzazione nei confronti dell’attuale direttore e ancora più compiutamente offensiva della società alla quale deve rendere conto,e solo alla società alla società deve rendere conto, e non ad articoli infamanti e destabilizzanti di cui estrapolo un passaggio eloquente testualmente: ” Nè il surplus assicurato dal diesse granata, per effetto delle cessioni di Empereur ( per il quale non vige alcun premio da corrispondere alla Salernitana per effetto della promozione in B, a differenza di quanto sostenuto da Fabiani) “,orbene non solo corrisponde al vero ciò che dice Fabiani ma addirittura lo stesso Foggia nell’eventualità in cui vendesse il calciatore ad altra società dovrà riconoscere il 10% dell’intero importo alla Salernitana così come si evince dal contratto che pubblichiamo sotto all’articolo.  A tale proposito un giornalista pubblicista o un professionista che si definisce tale prima ancora di avventurarsi ni strampalati articoli si dovrebbe informare presso i competenti uffici ai fini di verificarne l’attendibilità di quanto sostenuto così come ha fatto il sottoscritto e ne pubblica in esclusiva il contratto federale stipulato fra le parti smentendo un tentativo ignobile di diffamare chissà per quele motivo la dirigenza della Salernitana.E poi ci si lamenta se il buon Fabiani mette alla porta soggetti privi di qualsiasi qualità morale e revoca gli accrediti a psudo giornalisti privi di qualsiasi qualità morale.  Sergio Vessicchio