Va veloce il Sant’Agnello, che si assicura le prestazioni di Luigi Panariello, terzino classe ’93 dotato di grande corsa e spunti importanti in fase offensiva. Stantuffo inesauribile, può ricoprire anche altri ruoli nella zona nevralgica del campo,  diventando così un jolly preziosissimo per il mister Nardo.
Reduce da una prima parte di stagione tra le fila del Pimonte, si era calato nella massima competizione dilettantistica regionale soltanto diversi campionati fa difendendo i colori del Gladiator. Alcuni gettoni in Lega Pro dopo aver conquistato il campionato di Quarta Serie con il Savoia, quindi sempre in Serie D con Termoli e Gragnano.

Queste le sue prime parole da calciatore del Sant’Agnello: AMO LE SFIDE IMPOSSIBILI. “Ho sposato questo progetto soprattutto grazie al mister Nardo che mi ha voluto fortemente qui a Sant’Agnello. Amo le sfide sulla carta impossibili, e spero di festeggiare la salvezza a fine aprile con l’aiuto di tutti i miei compagni. Giorno dopo giorno si sta formando un gruppo solido e compatto, condizione indispensabile per il raggiungimento di traguardi importanti”.

GRUPPO FANTASTICO. “I ragazzi mi hanno accolto benissimo fin dal primo giorno, spiegandomi le metodologie di lavoro e rendendo semplicissimo il mio inserimento all’interno dello spogliatoio. Faccio parte di un gruppo fantastico, e non so spiegarmi come questa squadra possa essere il fanalino di coda del campionato. Abbiamo però un intero girone di ritorno per recuperare il terreno perduto, facendo il maggior numero di punti possibile per conservare la categoria”.

MOTIVAZIONI ALTISSIME. “Sarà fondamentale ripartire con il piede giusto già dal prossimo impegno sul campo del Solofra. Le motivazioni dovranno essere sempre altissime, perché conquistare l’intera posta in palio contro una diretta concorrente per la salvezza darebbe un segnale importante al campionato”.

TERZINO DI SPINTA “Nasco come terzino sinistro ma sono molto duttile, e non a caso da 2 stagioni sto ricoprendo il ruolo di interno sinistro. Prediligo la fase di spinta, ma non ho problemi ad adattarmi in base alle esigenze dell’allenatore”. Giovanni Pisano