LA SERIE B A 19 SQUADRE E’ IL VERO SCANDALO, GIUSTO RIPORTARLA A 22

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Nelle ultime ore sta facendo molto discutere la sentenza del TAR del Lazio che ha imposto alla Lega Serie B di riportare il format da 19 a 22 squadre. La situazione è assurda e non ha alcun precedente, mai era successo che a campionato iniziato venisse riformulato un campionato eppure la possibilità che ciò avvenga è abbastanza elevata. In molti gridano allo scandalo, in primis la Lega Serie B e le sue 19 squadre che vorrebbero la conferma del format tanto voluto in estate. Portando la Serie B da 22 a 19 squadre si è evitato di ripescare le tre squadre che avrebbero sostituito le mancate iscrizioni di Avellino, Bari e Cesena ma ciò non è avvenuto. Secondo le regole FIGC, il provvedimento adottato prima dal presidente della Lega B Balata e successivamente confermato dall’ex presidente FIGC Fabbricini è assolutamente non conforme alla legge in quanto il cambio format poteva essere proposto al termine dello scorso campionato per quello 2019/20. Nonostante le pressioni delle squadre aventi diritto ad essere ripescate, la FIGC confermò il nuovo format fregandosene altamente della legge. Dopo mesi di ricorsi e contro ricorsi, il TAR ha dato ragione alle squadre non ripescate strigliando Fabbricini il quale non aveva alcun diritto di cambiare il format contravvenendo alla legge. Per questa ragione il calcio italiano si prepara ad un possibile terremoto che all’apparenza può sembrare l’ennesimo scandalo ma che in realtà è semplicemente il ripristino di ciò che doveva avvenire questa estate. Nel frattempo la Lega B insieme alle 19 partecipanti hanno già dichiarato di ricorrere al Consiglio di Stato e questo secondo noi è il vero scandalo. E’ vero che la Serie B a 22 squadre non sia gradita a molti, è vero che stravolgere il campionato nel mese di Novembre sia un qualcosa di assolutamente incredibile, ma è anche vero che le leggi vanno rispettate ed il TAR ha semplicemente imposto il rispetto delle regole. A questo punto la Lega B faccia un passo indietro e tutti i protagonisti di questa vergognosa vicenda facciano il mea culpa. Francesco Nettuno