ABBANDONATO DALLA SELECCION, IL PIPITA RISPONDE A SUON DI GOL E TATUAGGI

Non è mai stato amante dei tatoo. Ma ora Gonzalo Higuain è una persona diversa. Nella sua trasferta a Verona, oltre a farsi notare per il gol, ha sfoggiato un nuovo look: capelli cortissimi (ormai ne aveva persi troppi) e nuovi tatuaggi. Eppure lui è sempre stato poco attento all’immagine. Chi lo conosce sa che mette addosso la prima cosa che capita, spesso un berretto in testa senza neanche pettinarsi. E ora il senso di quei tatuaggi non è sicuramente sfoggiarli in pubblico: un po’ nascosti, nella parte interna del braccio destro, con le iniziali dei suoi familiari e un po’ più su una scritta: «insieme siamo invincibili». Lo ha fatto nei giorni della mancata convocazione in nazionale, che ha sicuramente toccato l’attaccante argentino. In questi giorni ha spesso parlato con la sua famiglia, gli unici di cui si fida e che sanno dargli conforto. E così si è deciso. Tante volte anche a Napoli ci aveva pensato, aveva chiesto uno schizzo ad un famoso tatuatore napoletano che ha già dipinto la pelle di tanti calciatori. Ma poi non l’ha mai fatto, complici le infinite fobie con le quali lotta ogni giorno. Fino ad ora, quando, incoraggiato da Nicolas, ha deciso di imprimersi sulla pelle le cose a cui tiene di più al mondo. Nicolas invece ci aveva abituato ad altro: sulla sua pelle tanti tatoo. Il più grande proprio quello sull’addome: quell’enorme pulcinella con tanto di mandolino in onore di Napoli. «Ho sempre amato Napoli, venivo spesso qui ancor prima che mio fratello approdasse in maglia azzurra. Ho tanti amici in città e sono stato contento quando si è presentata l’opportunità per Gonzalo di giocare a Napoli», aveva detto il fratello procuratore. Ma poi le cose cambiano, Gonzalo ora gioca nella Juventus e Napoli sembra essergli diventata nemica. Ancora oggi, ad ogni suo post, arrivano migliaia di critiche e parolacce da parte dei tifosi napoletani, feriti da quel trasferimento. Ma quel tatuaggio sulla pelle resta, è indelebile. Chissà se Nicolas ha mai pensato di far ricorso ai nuovi metodi per cancellarlo. Delia Paciello