AGROPOLI, MAGNA ATTACCA SORIANIELLO: “UN OCCHIO AVEVAMO E CE L’HA TOLTO”, TRA I DUE E’ SCONTRO. LA RABBIA DI SANTOSUOSSO, IL RILANCIO DI CERRUTI

Dopo partita infuocato ad Anzio, Sorianiello e Magna vanno allo scontro. Cerruti alla finestra aspetta che il Direttore Generale se ne va

 

Magna, Direttore Generale dell’Agropoli attacca duramente Sorianiello, prima dalla tribuna durante il corso della partita e poi nel dopo partita. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la sostituzione arrivata a 15 minuti dalla fine di Donato Capozzoli, il fantasista di Aquara ancora al centro di polemiche. Secondo Magna, ma anche secondo coloro che erano presenti in tribuna, la sostituzione di Capozzoli non andava fatta perchè sul risultato di 1-1 l’Agropoli avrebbe dovuto attaccare per cercare di vincere la partita perchè di fatti questo pareggio non serve a nessuno. Magna ha inveito contro il tecnico dicendone di cotte e di crude, alzando ripetutamente la voce, quasi a voler far sentire le sue invettive al tecnico. Parole durissime quelle pronunciate dal dirigente agropolese: “sette anni di sacrifici buttati a mare”. E’ evidente che le colpe della retrocessione non sono di Sorianiello ma che il tecnico partenopeo abbia dato il colpo del KO alla squadra è sotto gli occhi di tutti e da Agropoli, Santosuosso rilancia: “non dovevano cacciarmi, io l’avrei salvata”. Magna ha avuto un tumultuoso dopo partita prendendosela deliberatamente con il tecnico il quale a sua volta rilancia: “non mi avete dato una lira, la sostituzione l’ha chiesta Capozzoli”. Capozzoli però non conferma e non smentisce le parole del suo allenatore, ma è evidente il disappunto del calciatore del quale non è esente da responsabilità insieme ai suoi compagni di questa retrocessione che secondo tutti è individuabile soprattutto negli errori di Magna. Lo stesso Magna ha più volte sostenuto di essere stato lasciato solo a finanziare la squadra, ma l’aver smantellato una compagine che si sarebbe salvata sicuramente mandando via giocatori importanti, Melis su tutti, sostituendoli con altri meno forti ma allo stesso prezzo è sembrata operazione karakiri che ha portato direttamente la squadra alla retrocessione. A posteriori si conferma sbagliata il non aver mandato via Tiboni e qui le responsabilità sono dei tifosi, della stampa e dell’ex tecnico Santosuosso i quali tutti premevano affinché si tenesse l’ex attaccante di Atalanta, Udinese e Verona per la sua esperienza, per le sue caratteristiche e per la sua bravura. E invece il giocatore non ha dato alla squadra quello che avrebbe potuto dare per vari motivi. Ma le dinamiche che hanno portato a questa retrocessione non sono solo queste e invece sarebbero potute essere neutralizzate con un’attenzione maggiore ma anche con un impegno diverso da parte dell’assetto societario. I bilanci si faranno a fine stagione ma è evidente che se è finita alla diatriba finale tra Magna e il tecnico vuol dire che molte cose ancora devono essere riportate. Una cosa è certa, il tempo di Magna nell’Agropoli è praticamente finito. Una persona perbene, una persona seria, ma soprattutto una persona degna di rispetto, ma ormai siamo ai titoli di coda perchè anche Cerruti, il maggiore finanziatore della squadra ha preso pubblicamente le distanze lasciandolo solo e adottando altre strategie per cercare di rimanere al comando dell’Agropoli. Quando si parla di Magna si fa anche riferimento al suo fido Nicola Volpe al quale vanno ascritte le medesime responsabilità di Magna. Persone serie e perbene ma che ora devono farsi da parte, succede nelle migliori famiglie. Ora la coda di questa stagione: trasferta a Nocera, partita interna contro il Madrepietra Daunia e congedo a Bisceglie, poi lo sciogliete le righe e le grandi manovre. Una cosa è certa, l’Agropoli fa ancora gola a molti soprattutto se non ci sono più Magna e Volpe e Cerruti è già pronto a rilanciare. Sergio Vessicchio