AGROPOLI, ORA IL 3-4-3 PER DARE DISCONTINUITÀ ALLA SCIA NEGATIVA

Solo il 3-4-3 può aggiustare una situazione diventata drammatica. Bisogna dare discontinuità alla scia di risultati negativi utilizzando un altro modulo rispetto a quello che ha portato l’Agropoli sull’orlo della retrocessione. Con l’organico praticamente al completo, Sorianiello non può fare a meno di far giocare i tre centrali di ruolo: Chiochia, Chiariello e il bravissimo Amelio. Sulla linea del centrocampo, a destra Adiletta o Ciaramelletti, a sinistra Ferrara (se recuperato) o Rekik, al centro, De Lucia e Veneroso, in avanti i tre: Tiboni, Cherillo e Capozzoli. In questo modo, nella fase di non possesso, gli esterni di centrocampo possono scalare in sintonia con gli esterni d’attacco e così la squadra assicura sostegno al tridente e può difendersi a pieno organico. In caso contrario assisteremo ai soliti rischi, ai soliti tentennamenti e alla solita pantomima. Per la terza volta consecutiva, l’Agropoli affronta la diretta e immediata squadra che la precede e dalla quale deve avere almeno 7 punti per disputare i playout. E’ toccato prima al Potenza e ha vinto la formazione lucana, poi a San Severo e l’Agropoli ne ha presi 6 e ora tocca all’Herculaneum, squadra distaccata 10 punti. Una vittoria dei delfini consentirebbe quantomeno di accorciare la distanza e di rimettersi in carreggiata per i playout. E’importante però che l’allenatore dia un segnale di discontinuità tattica, altrimenti si celebrerà con largo anticipo la retrocessione. Sergio Vessicchio