AGROPOLI, SORIANIELLO: “I GIOCATORI SONO COME I FIGLI, SOLO ORA SI STA CREANDO UN GRUPPO, IL CAMPIONATO E’ ANCORA LUNGO”

Nelle scorse settimane l’Agropoli ha deciso di cambiare la guida tecnica in virtù dei tanti problemi, in classifica e non solo, che la squadra di Pasquale Santosuosso ha dimostrato di avere nel corso del campionato. Al suo posto è arrivato Gigi Sorianiello chiamato ad un vero e proprio miracolo sportivo. I delfini, attualmente, sono al 15° posto a quota 21 punti, vale a dire in piena zona play-out. Ieri, però, la squadra di Sorianiello ha portato a casa un risultato molto importante, sia per il morale che per la classifica, cioè il pareggio contro il Trastevere, primo in classifica.La redazione di Sportcampania.it ha contattato il nuovo tecnico dei delfini ha commentato sia il 2 a 2 di ieri, sia di dove e come sta lavorando con i suoi ragazzi: “Il pareggio di ieri ha confermato quanto di buono si è visto nella partita contro il Gravina. La scorsa settimana il risultato ci ha punito pesantemente, ma questo non vuol dire che la prestazione sia stata di basso livello. A differenza di quella partita, con il Trastevere la squadra ha reagito bene. Abbiamo segnato due gol su azione e questo è importante. Il Trastevere, invece, ha segnato con un calcio piazzato e un contropiede. E’ un risultato certamente positivo, visto che arriva contro la prima della classe, la squadra che è lì dalla prima giornata. Mancano ancora dieci giornate e il campionato, quindi, è ancora lungo, ma il Trastevere ha sette punti sulle inseguitrici, quindi possiamo dire che ha messo una importante ipoteca sulla vittoria finale”. Arrivato da circa due settimane ci racconta quale ambiente ha trovato: “Sono arrivato in un ambiente in cui sicuramente ci sono dei problemi, ma chi arriva non può pensare a quello, piuttosto deve concentrarsi per dare il suo contributo come meglio può. Il mio arrivo non implica che Pasquale Santosuosso, che è un guru del calcio dilettantistico, abbia sbagliato o fatto male, semplicemente si sa che nel calcio pagano sempre gli allenatori. La situazione non è stata semplice per lui. Solo ora si sta creando un gruppo, perchè da due settimane a questa parte lo spogliatoio è chiuso, non ci saranno altre uscite o entrate. Fino a gennaio/febbraio la squadra cambia sempre faccia e questo non ha permesso a Pasquale di lavorare al meglio: molti infortuni, giocatori che andavano via o che arrivavano. In questo sport il tempo è importante. per fare bene bisogna creare un forte legame. Si dice che lo spogliatoio è importante, ma come ho detto non si è mai creato per i problemi che ho citato. La squadra è giovane, ha una età media di 21 anni, e considerando questo aspetto l’Agropoli è la prima e questo è merito di Pasquale che ha preferito circondarsi da un gruppo giovane, quindi ci vuole maggior tempo. Il calcio può essere paragonato a un coro, dobbiamo cantare tutti le stesse note, con lo stesso spartito, ma ognuno deve dare il suo contributo, arricchire con il suo estro. Ecco, il calcio è un gioco di squadra in cui tutti hanno le proprie caratteristiche e danno il loro contributo, ma in cui tutti pensiamo con una logica tattica unica. Per arrivare a questo il tempo è necessario, altrimenti ci si affida ai singoli, ma a me piace un calcio di gruppo”. Un lavoro, quindi, per lo più mentale che fisico: “Le lacune tecniche ci sono e ci saranno sempre nei singoli, ma sono migliorabili con il lavoro. Quello che il gruppo deve capire è che bisogna pensare come un gruppo, creare un forte spirito di squadra. Nel gruppo tutti devono sentirsi importanti e fondamentali per arrivare ai risultati. Infatti il pareggio di ieri è una vittoria per il nostro gruppo, perchè a prescindere da chi scende in campo tutti devono sentirsi parte integrante del progetto. Ieri chi è entrato in campo ha fatto bene, sono stati pronti e questo ha contribuito al risultato. Un plauso va a tutti i ragazzi, ma soprattutto ai tre che sono entrati dalla panchina. Ci deve essere una competizione sana tra i ragazzi, quella che stimola a fare bene e motiva: Sotto questo punto di vista il gruppo sta crescendo, ho visto che mi seguono e rispondono in maniera positiva sotto ogni aspetto, tecnico, tattico ma soprattutto della comunicazione. E’ anche questo il lavoro dell’allenatore. Si deve essere una guida autorevole, i giocatori sono come i figli. Devi essere severo ma non troppo, permissivo ma non troppo, altrimenti c’è l’anarchia. Ci deve essere la decisione e la determinazione delle scelte. Questo contribuisce alla crescita del gruppo, perchè loro ti capiscono solo guardandoti”. Ancora una precisazione sulla sconfitta contro il Gravina: “Adesso è facile farci i complimenti, io voglio sottolineare che la squadra è stata brava giù a Gravina. Ho letto dei commenti negativi sulla partita arrivati solamente per il risultato, non dicendo niente di positivo sulla prestazione. Questo non va bene. Ieri ci sono stati degli errori, così come nella scorsa giornata ci sono state delle cose positive. Io devo dire questo ai miei ragazzi e l’ho fatto. Bisogna sempre stimolarli, questi sono ragazzi giovani che hanno bisogno di avere delle certezze e di sentirsi coccolati e protetti. Bisogna essere equilibrati nel giudizio”.Riguardo all’obiettivo salvezza: “La matematica non ci condanna, ma bisogna tenere presente la legge dei grandi numeri. per una salvezza senza passare dai play-out bisogna vincere sei pare e pareggiarne quattro. Nonostante questo la cosa importante è arrivare a salvarci. Dobbiamo considerare anche i risultati degli altri che non stanno di certo meglio di noi. I punteggi sono più o meno quelli. Comunque io ai miei ragazzi ho detto che o salvezza diretta o play-out dobbiamo lavorare per arrivare tra due o tre mesi ad avere una chiara identità di squadra in modo da riuscire ad affrontarci con qualsiasi avversario. Lo so che non è facile, ma il mio compito è quello di essere ottimista, devo portare sano ottimismo. Non posso dire ai miei ragazzi che adesso vinceremo tutto, ma devo dire loro che possiamo farcela lavorando intensamente soprattutto avendo tanta autostima. Dobbiamo sperare e credere in noi stessi”.Un in bocca al lupo, quindi, a mister Sorianiello e ai suoi delfini affichè la salvezza arrivi senza intoppi.Cristina Mariano – Sportcampania.it(ph Carol Violante)