AGROPOLI,TRAGEDIA AL GUARIGLIA,MORTO IL TIFOSO DEL BRINDISI

La partita si era fermata a fine primo tempo quando un tifoso del Brindisi si era sentito male colpito da un malore.Poi era proseguita dopo un’ora.  

Non ce l’ha fatta l’anziano tifoso del Brindisi colto da malore allo stadio di Agropoli, durante l’intervallo della finale playoff per la promozione in Serie D. Franco Bottiglieri, 70 anni, si è spento presso ospedale di Eboli, dove era giunto in condizioni disperate nel tardo pomeriggio di domenica (9 giugno).

Originario di Brindisi, Bottiglieri fin da bambino si era trasferito a Torre del Greco (Napoli), ma anche a centinaia di chilometri di distanza dalla sua città, seguiva il Brindisi con fede incrollabile. Bottiglieri si trovava nel settore ospiti del “Guariglia” di Agropoli con i compagni di mille trasferte in giro per l’Italia, in mezzo a oltre 500 brindisini. Il caldo, con una temperatura intorno ai 30 gradi, era asfissiante. Il dramma si verifica intorno alle ore 16,40.

Le squadre sono appena rientrate negli spogliatoi, dopo la fine del primo tempo di una partita combattutissima e carica di tensione, data l’importanza della posta in palio. Bottiglieri si accascia sui gradoni. I tifosi che assistono alla scena subito si sbracciano per chiedere l’intervento dei soccorritori. Alcuni di loro gli prestano i primi soccorsi, praticandogli un massaggio cardiaco. Arriva dopo qualche minuto un’ambulanza, seguita da una seconda ambulanza con personale specializzato nella rianimazione. I soccorritori, muniti di defibrilltore, tentano di far ripartire il cuore. Quegli attimi concitati vengono vissuti con profonda angoscia anche dai tifosi locali.

A un certo punto l’anziano dà segni di ripresa e fra gli applausi viene trasportato in ambulanza verso l’ospedale di Eboli. Ma in serata, purtroppo, le sue condizioni peggiorano. Al capezzale si reca il figlio Gennaro, che dal padre aveva ereditato la passione viscerale per i colori biancazzurri. Poco dopo, mentre in città si respira un clima di festa, Franco spira.

La domenica precedente (2 giugno) il pensionato era presente sugli spalti dello stadio Fanuzzi, per assistere alla gara d’andata della finale. Per nulla al mondo si sarebbe perso la sfida di ritorno. Ieri mattina si è messo in treno per raggiungere Agropoli. Il caldo afoso non lo ha fermato. Il ritorno in Serie D dopo quattro anni di Purgatorio nei bassifondi del calcio dilettantistico era un appuntamento al quale non poteva rinunciare. Prima della partita, ha riabbracciato gli amici di vecchia data con cui condivideva la lunga “militanza” biancazzurra. Poi, davanti agli occhi di quegli stessi amici, la tragedia: un dramma che fa passare in secondo piano la gioia per la promozione, perchè Franco era conosciutissimo fra i tifosi che da decenni macinano chilometri al seguito del Brindisi.

 

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