ALLA LUISS IL PRESIDENTE DEL VERONA SETTI RILANCIA:”LA SERIE A NON DEVE ESSERE SUBALTERNA AI DILETTANTI”
Il Presidente del Verona scende in campo con il giurista Guglielmo
Stendardo alla LUISS.
Aula piena, economisti e giuristi lo ascoltano attentamente in aula
Nocco di via Parenzo (Facolta’ dí giurisprudenza)
In fondo tutto il suo spirito imprenditoriale – l’azzardo, l’intuito, la
frenesia di alzare l’asticella, la lungimiranza – è riassunto nella
scommessa che fece ormai dodici anni fa con Albano Guaraldi,
all’epoca presidente del Bologna.
È partito da molto lontano,
Maurizio Setti. Dalla provincia, Carpi,
famiglia che tira avanti dignitosamente, papà elettricista, mamma
impiegata – “Sono figlio di operai, nessuno mi ha mai regalato niente,
mi guida la passione per il calcio e cerco di dare sempre il massimo.
Il sistema calcio va cambiato, occorrono regole nuove e società che
sappiano autofinanziarsi.
Contenimento dei costi, plusvalenze, stadio di proprietà e centro
sportivo, sono le basi sulle quali costruire il proprio futuro.
Abbiamo fatto nell’ ultima stagione sportiva 48 milioni di plusvalenze,
ottenuto risultati sportivi importanti e fatturiamo 100 milioni di euro”.
Il peso specifico della Serie A non può restare così come è, occorre
riformare il sistema e per farlo bisogna eliminare il vecchio sistema
dirigenziale che è attaccato alla poltrona e non vuole lasciare.
E’ necessaria una Commissione anche per la giustizia sportiva così
come è fondamentale l’ indipendenza degli arbitri dalla Figc.
E’ intervenuta, infine, l’ Avv. Alessandra di Legge che ha illustrato
autorevolmente la nuova Commissione che ha sostituito la COVISOC
attraverso un profilo più governativo e con una struttura diversa
rispetto al passato.
Il Presidente ha detto che la nuova Commissione è il prodotto di una
mala gestione dei conti di tante società che hanno perso l’ equilibrio
economico- finanziario.
Il tempo passa, ma il calcio va riformato, dichiara il Presidente.
Il 90% dei ricavi dello sport derivano dal calcio e 3,5 miliardi di
persone ogni giorno parlano di calcio. Questo dato fa riflettere e
conferma la forza straordinaria che soltanto uno sport come il calcio
può attivare.
Per quanto riguarda la riforma dello statuto della FIGC pensa e
riflette:”E’ come se fossimo in un condominio e non decide chi paga,
ma chi è in affitto e usufruisce di quel bene”.
“Occorrono riforme serie che puntino ad un salary cap sugli
emolumenti dei calciatori, con delle leggi in grado di incentivare la
costruzione di stadi di proprietà e centri sportivi all’ avanguardia.
Bisogna emulare il modello Atalanta”
“Intuizione, timing, determinazione, sacrificio”, questo il suo slogan
per i tanti studenti che hanno apprezzato la sua competenza e la sua
autorevolezza.