BATTIPAGLIESE, PAGANO ESCE ALLO SCOPERTO: “LEGATO A QUESTI COLORI MA NON POSSO TORNARE”

Sono passati appena due giorni dall’addio di Mario Pumpo alla Battipagliese. Il presidente abbandona, alzando bandiera bianca di fronte all’indifferenza dell’Amministrazione Comunale e dell’imprenditoria locale. Con queste principali accuse, l’ex numero uno di congeda lasciando il sodalizio nella bagarre.
Salvata ai play-out, la dirigenza era alla ricerca di imprenditori ed investitoti che si unissero al progetto di far risorgere la gloriosa zebra. Questa sarebbe dovuta essere la settimana decisiva, ma Mario Pumpo proprio lunedì ha annunciato il suo passo indietro.
La prima reazione da parte dei tifosi è stata quella di invocare il ritorno dell’ex patron e presidente Carmine Pagano, che nel lontano 2005 aveva riportato il calcio a Battipaglia con il trasferimento del titolo della Rinascita Campagna Verde, partendo dall’Eccellenza e riuscendo solo nel 2010 a tornare in Serie D.
La redazione di Sportcampania ha contattato proprio l’ex numero uno, che ha risposto all’appello dei tifosi: “A me dispiace che la Battipagliese versi in queste condizioni, però purtroppo come ho ripetuto più di una volta, anche ai tifosi stessi non ci sono più le condizioni affinchè io possa tornare. Non riesco a prendermi carico dell’intera squadra, il lavoro mi occupa per circa dieci ore al giorno e non è pensabile un ritorno. Il massimo che posso fare è una sponsorizzazione. Tornare con più imprenditori? Come ho detto non posso, gli impegni mi assorbono”.
Riguardo alla situazione delle zebrette: “Ripeto a me dispiace, io sono legato a questi colori, l’ultimo campionato l’abbiamo vinto insieme, tornando in Serie D e so cosa vuol dire. So quanto pesa questo blasone. Il problema è che la Battipagliese paga l’assenza di un’imprenditoria locale che sia legata a questi colori e a questa maglia. L’ho vissuto in prima persona per cinque anni, so cosa vuol dire, capisco Mario Pumpo. Non può bastare un solo imprenditore che si prenda carico della società. Ne servono almeno cinque e con un contributo cercare di farla tornare dove merita, perchè questa non è la categoria che merita. Ripeto, manca un’imprenditoria che sia legata a questa squadra”.
Manca poco più di un mese alla dead-line: il 13 luglio partiranno le iscrizione e all’ombra del Sele non appare nessuna cordata. Tempi ancora recenti, ma al tempo stesso stretti. Oggi è già domani.

Cristina Mariano – Sportcampania