BENEVENTO, VIGORITO: “SIAMO UNA CITTA’ E UNA SOCIETA’ DA SERIE A”

La città lo aveva invocato a gran voce. Lui ha risposto presente e quando è sbucato dal tunnel nel pre partita ha ricevuto una grande ovazione. Oreste Vigorito è tornato, ma in realtà non era mai andato via. “Non avevo mai dubitato che Auteri fosse un tecnico di grosso valore. Per lui parlavano i risultati. Non conoscevo l’Auteri uomo e se oggi dovessi dare un voto, abbasserei il giudizio al tecnico al quale darei 10 come uomo. Lui dice di essere solo lo strumento, ma in realtà è stato il timone di questa nave. I ragazzi avevano il cuore lacerato, qualcuno ha avuto la capacità di ricucirlo e fare anche innamorare una città che era delusa dal calcio. Questo signore è Gaetano Auteri. Stamattina mi ha telefonato una persona molto influente nelle istituzioni calcistiche. Mi ha detto “sono contento che il Benevento vada in B, siete l’icona del calcio pulito”. Siamo una città e una società da serie A -continua il patron-. Squadra e città meritavano questa serie. Domani è il compleanno di mio fratello Ciro, sembra quasi una festa organizzata. Credo che la famiglia Vigorito abbia cercato di trasferire al calcio la propria mentalità. Probabilmente per trasparenza e onestà è una mentalità che va bene, ma stare lontano mi ha insegnato che si può essere proprietari della società e delle azioni, o magari non apparire come tale ma esserlo lo stesso, ma la squadra è della città”.