“…C’ERAVAMO TANTO AMATI….” TORNANO AD INCROCIARSI I DESTINI DI MARCO PEPE E DIEGO MARADONA JUNIOR DUE DEI PROTAGONISTI DI CAMPIONI. FORMIA SOGNA

Il reality di Italia Uno fu la piattaforma del loro vincolo di amicizia. Graziani fu il loro allenatore francobollatore. Diego junior e Marco Pepe si sono ritrovati nel Formia squadra di eccellenza laziale e sono di nuovo insieme. Il figlio del grande Maradona non lo sa ma è figlio di tutti gli italiani che negli anni “80 seguivano il calcio. Tifosi del Napoli e non. Lo abbiamo visto crescere attraverso le foto i filmati poi i social. Diego Armando Maradona Junior è l’espressione migliore che la napoletanità maradoniana  ha potuto esprimere e forse il timbro divino del passaggio del padre a Napoli. Nonostante il riconoscimento sia arrivato in ritardo abbiamo sempre pensato che Maradona è orgoglioso di questo piccolo Maradona italiano pieno di sorrisi e di grazia ma anche simpatico e familiare. Tutti gli italiani hanno amato e amano Diego Maradona junior e lui si fa amare.  Marco Pepe cilentano di Paestum poi è un altro guasconcello che si fa amare in tutte le sue simpatie. Promessa del calcio da Campioni arriva fino alla Nocerina in B passando attraverso una gavetta molto faticosa superata con il sudore e la forza di volontà. Accento nordico ma è capaccese, Marco è straripante nella sua bontà, un figlio d’oro di una Capaccio Paestum fucina di grandi campioni dai Romano ai Di Lascio passando per i Sabia. Non passa mese che non chiama, che non saluta, ha un’educazione disarmante per come si pone. I due si sono ritrovati a Formia, sentite Pepe: “Ci lega una forte amicizia da quattordici anni.. Sono contento del suo arrivo a Formia perché può darci una grossa mano in questo campionato difficile dove tutte le squadre sono ben attrezzate. Ci siamo conosciuti al Cervia abbiamo entrambi 31 anni la stessa età… Ci siamo sempre tenuti in contatto per la forte stima reciproca… Diego e un ragazzo raro da trovare oggi la parola amicizia non sempre si può dire bisogna darle la giusta importanza… Credo che quando arrivi a contarli su una mano gli amici forse ci si può ritenere fortunati! Siamo una buona squadra e possiamo giocarcela con chiunque, con l’ innesto di Diego abbiamo acquistato qualità ed esperienza, non è un campionato facile perché questo è un girone dove tutti sono organizzati e vogliono fare bella figura”. Due amici per la pelle conosciutisi davanti alle telecamere e quando l’amicizia è vera il vincolo è ferreo. Bello esempio questo in un mondo dove i valori se ne vanno a farsi friggere. E ora gongolano i tifosi del Formia sia per l’esposizione mediatica che per un sogno quello di ritrovarsi Diego Armando Maradona sulle tribune a vedere le giocate del suo ometto quello orgoglio napoletano che tutta Italia gli invidia. Sergio Vessicchio