CLAMOROSO,LA PREFETTURA DI AVELLINO BLOCCA L’ELEZIONE IN PRESENZA DEL PRESIDENTE DELLA FIGC,ORA LA PALLA PASSA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
Pur di stare seduti sulla poltrona si fa di tutto e di più.Il presidente del comitato regionale campano messo li da Sibilia in seguito alla defenestrazione di Salvatore Gaglian,e i motivi li sanno tutti,una sceneggiata di cui qualcuno deve rendere conto non solo alla propria coscienza.Nel giugno del 2019 Zigarelli fu eletto senza avversari e anche questa volta non avrà avversari nella competizione. Inutile che stiamo qui a parlarne ha in mano la vittoria e quindi le società saranno ancora una volta pronte a protestare per i provvedmenti presi fino a questo momento.
Si sta scrivendo,in questi anni,dalla sceneggiata contro Gagliano ad oggi,ad uno capitoli più brutti della storia del calcio campano ridotto ai minimi termini non solo dall’emergenza ma anche dalla incapacità di Zigarelli ramo di Sibilia.L’avvocato Cirillo si era cnadidato ma con un sistema balordo, le deleghe non le ha messe insieme e non può gareggiare ma potrebbe essere comunque l’uomo della provvidenza. Proprio lui sta cercando di scoperchiare il vaso di pandora del comitato regionale campano.Non si è limitato a prendere atto del sistema elettorale che lo penalizzava,si è rimboccato le maniche,ha preso le carte e le ha mandate in procura.Intanto ha ottenuto il blocco della votazione in presenza ad Avellino dove sarebbero dovute arrivare circa 600 delegati.
La prefettura di Avellino ha bloccato l’arrivo dei delegati e tutto avverrà a distanza attraverso l’elezione telematica.La denuncia fatta dall’avvocato Vincenzo Cirillo(leggi qua), ha prodotto questo provvedimento che innesca però un intervento della magistratura e presto si saprà anche il motivo. Stefano Morra