CONI CADE LA TESTA DI SANDULLI COSTERETTO A DIMETTERSI
Il solito Sandulli che disquisisce sempre contro la Juventus e ammise di averla retrocessa per il vento popolare, sentimento popolare, è stato costretto a lasciare il collegio di garanzia del coni. Piero Sandulli, professore e avvocato, ma soprattutto storico presidente proprio della Corte Sportiva d’Appello della Federcalcio ha incrociato a più riprese il club bianconero nella propria carriera. Ai tempi di Calciopoli, nel 2006, così come nel ben più recente 2020, quando si era espresso in favore del 3-0 a tavolino sul Napoli in occasione della famosa sfida cui i partenopei non si erano presentati, prima che il Collegio di Garanzia dello Sport ribaltasse il verdetto. Nell’ultima intervista a TuttoSport, Sandulli aveva motivato così l’ultima sentenza ai danni della Juve con il -15 in classifica: “Perché da tempo, al pari di diversi altri colleghi, sostengo che il contenitore delle società quotate in Borsa mal si sposi con le società sportive. E la fattispecie attuale della Juventus, una volta di più, lo testimonia. Confidavo che la recente riforma dello sport si occupasse di questo tema, che al momento invece rimane come vulnus al sistema. Da qui nasce la sanzione ai danni della Juventus e la mancata sanzione nei confronti di tutte le altre società coinvolte.
Era noto che difficilmente in ogni caso Sandulli avrebbe fatto parte del Collegio giudicante sul ricorso del club bianconero contro la penalizzazione di 15 punti decisa dalla Corte d’Appello della Figc, una tipologia di controversia che solitamente viene trattata dal Collegio di Garanzia a Sezioni Unite, quindi con la sola presenza dei presidenti.