CONTE: “SALERNITANA BARI,L’UNICA ANOMALIA FU CHE I TIFOSI DEL BARI TIFAVANO PER LA SALERNITANA”

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Nessuna alterazione volontaria dei risultati, nessun episodio che possa mettere in dubbio il regolare svolgimento delle partite. Almeno secondo la testimonianza di Antonio Conte, ct della Nazionale, che oggi era al Tribunale di Bari per deporre in uno dei processi sul calcioscommesse.
STAGIONE 2008/2009 — Il processo riguarda il primo filone del calcioscommesse, riferito alle stagioni 2007/2008 e 2008/2009, quando Conte era tecnico del Bari. “Subentrai a Materazzi e trovai il Bari in zona retrocessione. Quella stagione (2007-2008, ndr) si concluse con la squadra che, dopo un bellissimo percorso, fu addirittura giudice della promozione, favorendo di fatto il Bologna nella salvezza perché prima pareggiammo a Bologna e poi vincemmo a Lecce”. Tornando sulla stagione il ct ha detto che “fu un percorso esaltante. Quando venni chiamato trovai una squadra che aveva voglia di fare cose belle e importante. Giocammo un calcio propositivo. Da 320 spettatori arrivammo a riempire lo stadio”.
BARI-TREVISO — Una delle partite finite nell’occhio del ciclone è Bari-Treviso del 10 maggio 2008, finita 0-1. Secondo il ct, però, non ci furono episodi che avrebbero potuto far pensare alla possibilità di alterazioni volute dei risultati. “Lo escludo categoricamente – ha detto Conte nella sua deposizione – in quella partita l’impegno fu buono, l’impegno di una squadra che ha giocato la partita e che alla fine del primo tempo si è presa pure un cazziatone per aumentare i tiri”. Conte, quindi, esclude l’ipotesi combine: “All’inizio della partita – spiega Conte – voglio silenzio e grande concentrazione. Se vedo schiamazzi posso anche decidere di cambiare la formazione all’ultimo momento”. Secondo il ct, in quella partita in particolare “errori marchiani da parte dei giocatori – ha concluso – non ne ricordo”. Sulla stessa partita, però, è diversa la versione di Alessandro Gazzi, ex centrocampista del Bari, altro testimone del processo: “Alcuni giorni prima della partita io ero nello spogliatoio e sentii parlare Santoruvo con altri compagni della possibilità di lasciare la partita al Treviso”.
CASO SALERNITANA — La stagione successiva, invece, il Bari ottenne la promozione in serie A, sempre con Conte alla guida del club. “Nella settimana prima della partita con la Salernitana non si faceva altro che parlare del gemellaggio tra le tifoserie”. Così il ct sulla partita Salernitana-Bari del 23 maggio 2009, finita 3-2. “L’unica stranezza che ricordo – ha detto Conte – è la vicinanza dei tifosi che premevamo per favorire la Salernitana e anche durante la partita i nostri tifosi esultavano anche quando segnava la squadra avversaria”. Conte spiega che “prima della partita cercai di dare motivazioni importanti per giocare. Avevamo fatto un percorso straordinario e volevamo mantenere la testa della classifica sollevando la coppa della serie B. Avevo anche parlato ai giocatori del gemellaggio dicendo che non doveva interessarli. E infatti – dice Conte – fu una partita molto garibaldina, si giocò a viso aperto. L’impegno fu buono”.

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