COPPA ITALIA, L’AGROPOLI PASSA IL TURNO E SI REGALA YEBOHA, VITELLI FA IL FENOMENO

La notizia dell’arrivo di Yebhoa già a noi nota da tempo sta per essere ufficializzata dalla società, il giocatore si sta già allenando con la squadra, ha già trovato l’accordo e sta aspettando l’arrivo del trasfert nelleprossime ore, potrebbe averlo per domenica quando i delfini, ancora in campo neutro, affronteranno nella prima giornata di campionato il Vico Equense sempre a Capaccio Scalo dove hanno affrontato le prime due partite di coppa Italia vincendole entrambe. Quella di oggi è stata una sgambatura, un allenamento contro la Virtus Cilento. Se si dovesse tener conto della prestazione, al di la de risultato di 4-1, dell’Agropoli dovremmo parlare di un passo indietro anche rispetto alla deludente prestazione contro la Calpazio vinta per 2-0. La Virtus Cilento non si salva nemmeno in promozione quella vista oggi ma ha messo spesso in difficoltà l’Agropoli e questo la dice lunga sul momento poco felice dei delfini nonostante la qualificazione ottenuta. La formazione di Cianfrone ha cambiato molto rispetto a domenica scorsa ma la Virtus Cilento francamente è ancora disorganizzata, scarsa e non poteva essere un banco di prova ma ha giocato meglio dell’Agropoli il cui 4-3-3 è un pasticcio senza capo ne coda, un fritto misto, non si capisce niente. La squadra si presenta spesso lunga, non ci sono i collegamernti tra i reparti, gioca in maniera prevedibile. Ai giocatori e al tecnico va dato però tempo, la squadra gioca insieme da poco e si deve rodare. L’inizio, sul piano del gioco, è da dimenticare, poi vincere fa sempre bene. Nelle individualità bene due calciatori all’arrivo dei quali qualcuno ha storto il muso. Vitelli è superiore alla categoria e si vede da lontano. Palla al piede è un fenomeno, nello scatto è strepitoso, nel tiro è preciso, ha buona visione di gioco, la sua posizione è sbagliata tanto è vero non crossa mai perchè gioca sul lato sbagliato ma è elegante, forte fisicamente. Poi Rochi, tracagnotto e fuori forma ma divino nel dribling, efficace nel gioco e una personalità da vendere. Fuori Margiotta nel turnover dentro l’esperto Marrocco, ancora fisicamente lontano dalla forma migliore ma sempre sul pezzo, due goal annullati, un fisico da attaccante puro. Quando va in forma è un giocatore da prendere seriamente in considerazione, ora ancora non sembra pronto. Nella ripresa si è rivisto Matrone, uno degli esterni più forti di tutta l’eccellenza. Non c’è più tempo, comincia il campionato e si comincia a fare sul serio. Il 4-3-3 non sembra un modulo da fare perchè manca tutta la struttura di contorno e i conseguenti accorgimenti tattici di difficile applicazione, sono giocatori bravi ma sempre di eccellenza e come chiedere ad un bambino delle scuole elementari di studiare su un libro di un liceale. Cianfrone, la cui volontà è da premiare, deve capire che è un modulo con il quale non farà i risultati sperati e lo porterà direttamente all’esonero anche perchè non lo ha scelto questa società nonostante le smentite del presidente. Avere invece un ventaglio di soluzioni con una squadra intercambiabile in grado di partire dal 3-5-2, passare per il 3-4-3 e arrivare ad altri moduli speculari per cercare di portare a casa i risultati è la strada naturale per concludere bene la stagione. Intestardirsi sempre sullo stesso modulo si da l’impressione di non conoscere altri moduli, di essere limitati e di sottovalutare i calciatori. Noi invece pensiamo che Cianfrone è bravo ma si diverte a fare Zeman cercando il bel gioco individuato nel 4-3-3 e i giocatori l’hanno capito e non riescono a seguirlo. I goal per l’Agropoli apre Roghi raddoppia Vitelli, poi Masocco e Matrone intervallati da una bella rete di Brogna. L’arbitro era un figlio d’arte dell’ex guardalinee di serie A Sandro Russomando di Salerno presente in tribuna. Sergio Vessicchio Nella foto di repertorio Vitelli

LE PAGELLE

Centrangolo 5,5 inoperoso sbaglia l’uscita sul goal di Brogna, sbaglia le uscite alte, mette i pugni invece di bloccare è ancora a corto di preparazione, crescerà.

Gargaro 5 Fa tenerezza per impegno e applicazione ma sbaglia tutti gli interventi,non tiene il passo, non comprende il gioco e non partecipa alla manovra dal basso quando il giro palla parte dalle retrovie.

Guzzo 4 Ancora a corto dipreparazione non dimostra di essere il giocatore arrivato e sbandierato pomposamente  con ritiri di qua e di la. Fa bene qualche movimento come una sovrapposizione su Matrone nel secondo tempo, il resto è da rivedere.

Della Monica 6 Ordinaria amministrazione, per lui solo una sgambatura in vista di impegni più probanti.

Della Guardia 6 ha i movimenti da leader e nonostante una giornata abbastanza tranquilla si erge a protagonista per leaderchip in campo. Elegante ma anche ruvido deve far crescere anche Della Monica.

Monzo 5 look fuori stagione questo è tutt’altro che il mese di carnevale per il resto non ha lo spessore tecnico tattico di De Cristofaro ma come dice Antonello Striano è prezioso perchèsa fare tutti i ruoi del centrocampo e quindi tornerà utile durante la stagione.

Natiello 6, per lui è una sgroppata di allenamento sotto gli occhi del suo ex allenatore De Cesare quello che lo adora più di tutti. Ma anche Cianfrone lo stima tanto è ci sta lavorando bene. Il ragazzo gioca con semplicità e applicazione e fa il suo con estrema semplicitàe lo fa bene.

Masocco 6 Ancora in rodaggio gioca con semplicità e con pragmatismo, va in goal e al tiro, la sua partita è positiva se si considera il crescendo richiesto dal tecnico in vista del campionato.

Marrocco 6 due goal annullati almeno uno era valido, è sempre sul pezzo, la sua esperienza si nota, il suo fisico è da centravanti puro perciò piace, quando avrà la giusta condizione sarà un’alternativa valida per Margiotta e Yebhoa.

Roghi 6 sblocca il risultato, interpreta il ruolo con estrema oculatezza pe rl’esperienza che ha ma è incapsulatoin un ruolo che lo costringe a muoversi poco anche se questo èdeterminato dal peso e dalla mancanza di una condizione atletica ottimale. E’ di categorie superiori.

Vitelli 7,5 imperioso, mastodontico, a tratti irresistibile. Ha fatto una partita intensa e piena di contenuti tecnici, meno tattici perchè impegato anche lui in un ruolo che non gli appartiene sbattendo però in faccia ad una solitudine tattica derivante dalla mancanza di un gioco e da un 4-3-3 improbo. Ma la sua postura con la testa alzata, l’eleganza dei movimenti, la forza nel posesso e nel non possesso ne fanno un giocatore entusiasmante. E la cosa bella è ch si diverte.