Un altro passo falso della Ternana contro un Pescara ben organizzato e che vince meritatamente in terra umbra.
Sono diversi i temi da affrontare ma il primo ed estremamente delicato, riguarda la Società ed in particolar modo la direzione generale.
Il Direttore generale Diego Foresti dal 27 giugno 2024 e’ il nuovo responsabile riguardante la direzione generale della Ternana.
Ha cominciato il suo nuovo lavoro a Terni e da una situazione difficile, si è passati ad un disastro totale.
Non sappiamo chi ha consigliato questo personaggio ambiguo al Presidente Nicola Guida, ma a guardare i risultati sul campo e tutto ciò che ruota attorno al rettangolo di gioco, l’ arrivo di questo ex team manager, ha reso ancora più problematica la gestione della società e della squadra.
L’ anno scorso, con tutti i suoi limiti tecnici ed economici, la Ternana, ha fatto 43 punti e spendendo soltanto centomila euro, in quanto il Presidente si era affidato a due professionisti esemplari come Giuseppe D’ Aniello e Stefano Capozucca, dirigenti autorevoli e con alle spalle diverse esperienze in Serie A.
Ed è proprio grazie ai rapporti di questi manager con le Società di Serie A, la Ternana e’ riuscita con tantissimi giovani a fare il record in Serie B di minutaggio dalla Lega con 3,5 milioni di euro ed anche
1, 3 milioni di euro di valorizzazioni dalle squadre di Serie A.
Da quando è arrivato, invece, Diego Foresti, sono stati bloccati tanti acquisti che avrebbero fatto la differenza, affidandosi, invece, solo a gente d’ esperienza che non rappresentano delle risorse per il futuro ma solo costi e spese sterili.
In sala stampa si è presentato con arroganza e presunzione, ha affidato la gestione tecnica a Carlo Mammarella, giovane ed inesperto, per gestire in prima persona ed autonomamente anche la parte tecnica. Non abbiamo pregiudizi, ma la squadra è allo sbando, uscita dalla Coppa Italia contro la Casertana e con un allenatore giovane in totale confusione.
Nel calcio, come nella vita, occorrono competenze specifiche per una gestione sana e proficua.
A Terni non c’ e’ Vivarini, non ci sono le risorse economiche di Catanzaro.
Con gli sponsor e guardando il proprio orticello,(basti guardare le ultime operazioni in entrata condotte da Foresti, sempre con lo stesso procuratore), non si va da nessuna parte.
O al massimo, si torna a fare il team manager, ma anche per svolgere quel ruolo bisogna studiare ed essere preparati. Antonio Lucibello

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