E’ UN NAPOLI STRATOSFERICO SEPOLTO IL LIVERPOOL 4-1

0
Da stasera NapoliLiverpool (4-1) entra di diritto negli annali storici del calcio Napoli.
L’ultimo Napoli-Liverpool che fu indimenticabile risale al 2019 quando gli azzurri allenati da Ancelotti incantarono l’Europa.
Questa sera Spalletti è stato capace di compiere un’impresa ancora più grande e riscrivere la storia: partita perfetta del Napoli, ricca di gol e con atteggiamento combattivo sin dal primissimo minuto di gioco.
Il Napoli è indubbiamente una squadra ricca di qualità e inventiva e lo dimostrano le tantissime azioni gol create e concretizzate al punto tale da aver annientato e fatto pesantemente sfigurare i vice campioni d’Europa.
A questo punto ci si chiede fin dove possa arrivare questa squadra con un progetto totalmente nuovo e ricco di giovani… Intanto a Napoli sarà festa per tutta la notte. Cala il sipario, dal Maradona è tutto. Linea allo studio, che spettacolo indimenticabile! Dario Santoro

LA CRONACA

NOTTE MAGICA AL MARADONA, NAPOLI SCHIANTA LIVERPOOL 
Serata di forti emozioni al ‘Maradona’, con una straordinaria vittoria del Napoli che schianta (4-1) il Liverpool e comincia nel migliore dei modi il girone di Champions League. (la cronaca) La partita è dominata dagli azzurri e gli inglesi nel confronto con i padroni di casa fanno una pessima figura. Il Liverpool è confuso, inebetito e di fronte allo strapotere fisico e tattico degli azzurri non riesce mai ad entrare nel vivo della gara. Il primo tempo si conclude 3-0 per il Napoli che peraltro sbaglia anche un calcio di rigore, calciato da Osimhen sul risultato di 1-0 per gli azzurri e parato da Alisson. La squadra di Spalletti è nettamente superiore agli avversari in ogni fase di gioco e in tutte le zona del campo. Il 4-3-3 di Klopp, di fronte al Napoli schierato con il 4-2-3-1, dà l’immagine di una squadra sfilacciata in cui non c’è gioco corale e ognuno sembra andare avanti per proprio conto. Dall’altra parte c’è invece un Napoli super organizzato, con alcuni giocatori in una condizione fisica straordinaria. E’ il caso di Anguissa che riesce a trovarsi sempre al centro delle azioni della sua squadra e al tempo stesso tampona e pressa gli avversari davanti alla propria area di rigore. Il Napoli fruisce di un rigore dopo appena 5′ per un fallo di mano in area di Milner che devia una conclusione di Zielinski. E’ lo stesso polacco a trasformare mandando in vantaggio la sua squadra. Al 18′ gli azzurri potrebbero raddoppiare. Van Dijk atterra Osimhen lanciato verso la porta. L’arbitro non vede il fallo ma richiamato dal Var, rivede l’azione e concede il rigore che però Osimhen tira male, facendosi respingere la conclusione da Alisson. Ci si aspetterebbe a questo punto la reazione degli inglesi che però esercitano solo uno sterile predominio di gioco, chiudendo il Napoli nella propria metà campo ed esponendosi ai micidiali contropiedi della squadra di Spalletti. Il raddoppio viene sfiorato da Kvaratskhelia (Van Dijk respinge sulla linea di porta) e arriva al 31′ con Anguissa che scambia in area di rigore con Zielinski, si presenta davanti ad Alisson e insacca con un diagonale rasoterra. Anche in questo caso non c’è reazione da parte del Liverpool. Al 41′ Osimhen deve uscire per infortunio ed entra Simeone. L’argentino, al debutto in Champions, va in gol al 44′. Kvaratskhelia dà spettacolo sulla sinistra, supera prima Alexander-Arnold e poi Gomez, poi piazza la palla davanti alla porta dove l’attaccante argentino deve solo spingerla in fondo alla rete. La ripresa è cominciata da poco più di un minuto quando il Napoli trova il quarto gol. Simeone serve in area Zielinski il cui tiro viene respinto da Alisson, ma il polacco ribatte il pallone in rete. Al 3′ però è il Liverpool a trovare la via del gol con un rasoterra dalla distanza di Luis Diaz, su un’azione che parte da un errore in uscita di Di Lorenzo. Gli inglesi sentono odore di riscossa e si gettano all’offensiva per tentare di recuperare il risultato. Il Napoli si difende con ordine e raramente gli attaccanti di Klopp riescono a procurarsi buone opportunità. I due allenatori tentano di dare una scossa alle rispettive squadre con una serie di sostituzioni che però non modificano l’impostazione della gara. Il Liverpool pressa e il Napoli contiene e gioca di rimessa. La stanchezza rende la partita meno spettacolare e più confusa e si esauriscono anche le emozioni. Al Napoli non rimane che festeggiare la straordinaria vittoria e i primi tre punti conquistati nel girone di Champions. Per Klopp, invece, continua la ‘maledizione’ dello stadio napoletano, dove ha sempre perso, anche quando guidava il Borussia.

Lascia un commento