ESONERATE CIANFRONE FATE PRESTO, LIBERATE L’AGROPOLI

L’Agropoli va liberata, va salvaguardata, va tutelata. Cianfrone sta facendo più danni della grandine. I delfini hanno l’organico più forte del campionato ma sono allenati male e senza esperienza da un allenatore giovane alle prime armi non stimato dai calciatori e con la presunzione di dire che va tutto bene mentre l’Agropoli sta andando a rotoli. Il problema è a monte. Non si tratta di una squadra senza pretese allestita per salvarsi o un centro classifica, a quel punto Cianfrone sarebbe andato benissimo. Qui si tratta di giocarsi il campionato, con giocatori di alto livello i quali vanno gestiti e messi in condizione di rendere al meglio. ” La pazziela” di Cianfrone non va bene, non si tratta di un campionato di transizione ma da dentro o fuori. E purtroppo si ci trova davanti un uomo il quale oltre a non dare sicurezza esprime presunzione a tutti i livelli e questo è un guaio per la squadra. La sua rigidità rappresenta un ostacolo per la crescita della compagine biancoazzurra . I risultati poi lo inchiodano. Si tratta di una “pratica” politica ormai è risaputo sin dal primo giorno e davanti ad un fallimento così evidente per il bene dell’Agropoli si sarebbe dovuto dimettere.

 

 

Gli è stata data la possibilità di allenare, l’ha sciupata e se davvero volesse bene l’Agropoli rassegnerebbe le dimissioni per dare all’Agropoli la possibilità di vincere il campionato, di evitare imbarazzi al presidente con la politica, tanto sa bene che il presidente lo tiene sui maroni, e si riconcilierebbe anche con la città la quale lo vede come il vero nemico-avversario della squadra. I rumors parlano di una riunione in serata anche se il presidente è a Milano per impegni. La strada maestra è quella di arrivare al cambio al più presto, anche con dimissioni mascherate per salvare la faccia di tutti e comunque continuare a pagargli lo stipendio come è giusto. Il campionato l’Agropoli lo deve vincere e con Cianfrone in panchina non lo vincerà mai è dimostrato e per i play off la strada si metterebbe in salita oltre che la società dovrebbe spendere ancora più soldi perchè pagherebbe un mese in più di stipendio ai calciatori. Il danno del mancato passaggio in serie d aumenterebbe la catastrofe del calcio agropolese perchè il presidente Infante chiuderebbe baracca e burattini e lascerebbe la squadra al comune. Un rischio che non si può correre, non si deve correre. Cianfrone con il suo atteggiamento sta mettendo fine alla storia ormai ultracentenaria dell’Agropoli. L’Agropoli va liberata subito prima che sia troppo tardi. Qui non si tratta di vincere o perdere un campionato, qui si tratta di evitare uno storico fallimento e una scomparsa. L’Agropoli non può essere tenuta in ostaggio da Cianfrone ne pagheranno le spese tutti quanti. Il sindaco in primo luogo perchè il fallimento di Cianfrone graverebbe sulle elezioni, la città perchè vedrebbe fallire la squadra e il calcio locale perchè perderebbe uno storico punto di riferimento anche se il seguito purtroppo ancora è troppo poco. Quindi si metta fine alla scelta”politica” sbagliata di inizio gestione e si metta in pratica il piano successivo quello di vincere il campionato con una guida seria, capace, esperta e stimata dai calciatori. Invitare la gente allo stadio e proporre Cianfrone in panchina è un’offesa alla gente, alla storia, e all’intelligenza di chi fa il calcio seriamente. Sergio Vessicchio