FEDERAZIONI E CALCIATORI CONTRO LA FIFA
Club e calciatori uniti contro la Fifa: cosa c’è dietro la denuncia alla Commissione Europea
L’accusa è abuso di posizione dominante nell’imposizione del calendario internazionale
Uniti contro la Fifa, società e calciatori. L’associazione delle Leghe europee e Fifpro Europe, il sindacato dei calciatori, insieme a LaLiga, hanno presentato denuncia alla Commissione Europea contro la Fifa per “abuso di posizione dominante nell’imposizione del calendario internazionale del 2025-26”. La stagione che includerà il nuovo Mondiale per club (15 giugno-13 luglio 2025), e terminerà con il maxi Mondiale per nazionali in programma dell’11 giugno al 19 luglio 2026 sempre negli Usa, come quello per i club. La Coppa del Mondo vedrà 48 nazionali al via contro le 32 della scorsa edizione e si andrà in tripla cifra come partite: da 64 gare si passerà a 104. Ma è soprattutto il primo torneo, passato da 7 a 32 club, ad aver spinto il duro atto di ieri.
“Il calendario internazionale, eccessivamente saturato, mette a rischio la sicurezza e la salute dei giocatori, e minaccia la sostenibilità economica e sociale di importanti competizioni nazionali apprezzate dai tifosi in Europa e nel mondo”, denunciano leghe e Fifpro. Ci sono prove e dettagli, come spiegano gli stessi autori nel reclamo presentato formalmente alla direzione generale per la Concorrenza della Commissione europea, con un’azione legale ritenuta “necessaria per salvaguardare il settore del calcio europeo”.
Ad essere sotto tiro è la Fifa e non la Uefa, come ha spiegato Luigi De Siervo, a.d. della Lega Calcio. “La Serie A, come quasi tutti gli altri campionati europei, negli ultimi 20 anni non ha aumentato il numero di partite. Al contrario, Fifa e Uefa hanno incrementato costantemente le dimensioni delle loro competizioni sia per i club che per le squadre nazionali e ora abbiamo raggiunto un punto di saturazione. Il problema del sovraccarico del calendario non è causato dalle competizioni delle Leghe, ma dalla Fifa, con il suo nuovo formato e la durata dei tornei, e dalla Uefa con la Nations League e le nuove competizioni per club, con un numero maggiore di date e partite”.
C’è però una significativa differenza fra i due enti e De Siervo la mette in evidenza: “La Uefa ha avuto una significativa consultazione con tutte le parti interessate, Leghe comprese, e ha deciso una riforma del formato delle competizioni per club dopo una lunga discussione. La Fifa ha imposto il suo nuovo format e le sue competizioni senza alcuna discussione, consultazione e senza accettare di avere alcuna forma di rapporto con gli organizzatori delle altre competizioni”.