FOLLIA SALERNITANA, I PEZZI DI MERDA(FALSI TIFOSI) PRIMA DELLA PARTITA ATTENTANO ALLA SQUADRA

FALSI TIFOSI DELLA SALERNTANA PEZZI DI MERDA ,VERGOGNA SENZA FINE,STRISCIONE CONTRO LA SOCIETA’ PRIMA DELLA PARTITA

Una vergogna senza fine quella dei falsi tifosi (da non confondere con i veri tifosi che sono la stragrande maggioranza) della Salernitana. Uno schifo mai visto. Prima della partita della Salernitana con il Frosinone è apparso uno striscione davanti all’Arechi contro la società, il presidente e via dicendo. Altri sono stati tolti da veri tifosi. Questi figli di puttana, queste merde , questi sciacalli, stanno mirando a non far salire la Salernitana, ci stanno tentando in tutti i modi. Questi pezzi di merda che non hanno il coraggio di metterci la faccia appendono gli striscioni e scappano. Poi li fanno arrivare ad altra gentaglia che gestiscono gruppi e pagine sui social apparentemente di natura pro Salernitana ma dietro i quali si nasconde la feccia degli uomini. Il giudizio cambierebbe se solo si firmassero, perchè chi ci mette la faccia ha diritto ad esprimere la propria opinione ovunque anche con gli striscioni. Ma questi figli di puttana non si firmano per cui sono dei vigliacchi, uomini di merda, sono cacca umana.

E saranno pronti a salire sul carro se la Salernitana dovesse, come crediamo, arrivare in serie A. Ma la destabilizzazione è chiara ed evidente. Colpire la Salernitana prima di una partita così importante è un atto indegno. Si vergognassero. Di Lotito non ce ne fotte un cazzo, non ci sta nemmeno simpatico, ma è il presidente di una squadra presa nei tribunali e portata a giocarsi la serie A altrimenti starebbe ancora facendo i derby con l’Agropoli. Quindi attentare al presidente vuole dire sparare sulla società. Questi vogliono il male della Salernitana. Vanno isolati e le forze dell’ordine non possono più tacere perchè c’è anche gente che ama la Salernitana e ci potrebbero essere scontri tra i falsi ultras e falsi tifosi con i veri tifosi della Salernitana. Non si sottovaluti questa situazione. Sergio Vessicchio