FOLLIA ULTRAS ANCHE D’ESTATE,SOSPESA UDINESE-GALATASARAY
I tifosi giallorossi costringono l’arbitro a sospendere il match, poi la squadra, stufa di una situazione che va avanti da tempo, decide di non tornare in campo
Ci risiamo. La follia ultrà non si placa, già dal mese di luglio. Udinese-Galatasaray, l’amichevole di lusso della squadra di Stefano Colantuono giocata a Klagenfurt in uno stadio stupendo, è stata sospesa dopo 35 minuti per l’assurdo continuo lancio di petardi da parte di un gruppo di ultrà, provenienti in gran parte dalla Germania e una piccola parte dalla Turchia, sistemati in curva. La partita fino a quel punto era sullo 0-0 con l’Udinese che ben reggeva l’urto delle furie rosse di Hamzaoglu anche grazie a un paio di parate di Karnezis.
CAOS — Dopo cinque minuti era già cominciato il lancio di petardi e c’era stata una sospensione di tre minuti da parte dell’arbitro Di Wieser, ma al 35′ l’area in cui attaccava l’Udinese è diventata una gigantesca nuvola rossa piena di fumo. Troppo pochi i poliziotti per poter intervenire. Il tecnico del Galatasaray e i giocatori, stufi di una situazione che andrebbe avanti già da qualche tempo, hanno deciso bruscamente di finire la partita e sono tornati negli spogliatoi e velocemente in albergo.
Non hanno accettato alcuna mediazione e l’Udinese si è adatta alla situazione. “Peccato, è stato rovinato un pomeriggio di festa, poteva essere una bellissima giornata”, ha detto il d.g. dell’Udinese Franco Collavino. Il Galatasaray non aveva utilizzato Felipe Melo, che sembra vicinissimo all’Inter, Sneijder e Muslera, arrivato dopo la Copa America, mentre era in campo Podolski. L’Udinese ha gettato subito nella mischia il nuovo attaccante Duvan Zapata che si è mosso molto bene nei primi 35 minuti. Poi lo stop dopo la follia di 200 scalmanati.