GALLIANI COINVOLTO NELL’INCHIESTA DEI DIRITTI TV

L’ex ad del Milan Adriano Galliani, secondo la Procura di Milano, avrebbe fatto parte col presidente del Genoa Enrico Preziosi e altre persone di “un’associazione a delinquere in grado di interporsi fin dal 2009 tra il mercato e le squadre di calcio, cui spettano” i profitti della “commercializzazione” dei diritti tv in Italia e all’estero, “per appropriarsi di una fetta consistente di questi”. Il coinvolgimento di Galliani, che al momento risulta non indagato, emerge dalla richiesta di custodia cautelare in carcere avanzata dalla Procura di Milano, e poi respinta dal gip Manuela Accurso Tagano, nei confronti di Riccardo Silva (il fondatore nel 2004 della MP & Silva), Marco Bogarelli e Giuseppe Ciocchetti, ex presidente ed ex direttore generale di Infront Italy, società advisor della Lega Calcio, nell’ambito dell’ inchiesta con al centro la procedura di assegnazione dei diritti tv. Gara che riguarda i diritti di serie A e che per i pm Roberto Pellicano, Paolo Filippini e Giovanni Polizzi, sarebbe stata truccata all’estero in tre occasioni (2009, 2011, 2014) e in Italia per le stagioni 2014, 2015 e 2016 e i cui proventi sarebbero stati impiegati da Bogarelli e Ciocchetti in modo tale da “ostacolarne la identificazione” e cioè finanziando “in modo occulto” il Genoa Calcio (15 milioni), il Bari Calcio e il Brescia Calcio. I tre, si legge nell’imputazione, avrebbero “costituito, organizzato e gestito una associazione a delinquere finalizzata a commettere una serie indeterminata di delitti, tra i quali turbativa d’asta, autoriciclaggio, truffa aggravata, ostacolo alle funzioni di vigilanza (della Covisoc, ndr), evasione fiscale e comunque tutti quei reati di volta in volta necessari per governare i processi di sfruttamento dei diritti” tv del calcio “con l’impossessamento di denaro che avrebbe dovuto, in un corretto regime concorrenziale, entrare nelle casse della Lega Calcio e quindi, pro quota, nelle casse delle società che vi aderiscono”. Tale associazione per i pm “ha operato dal 2009 fino a tutto il 2015” e sarebbe stata costituita anche da Preziosi, Andrea Locatelli, ex manager Infront e altri, e si sarebbe giovata “del ruolo fondamentale svolto” dalla “società nominata advisor della Lega Calcio di serie A”. In più, scrivono i pm, “ricopre un ruolo importante nella realtà associativa il rapporto tra Bogarelli e Galliani” anche in qualità di vice presidente della stessa Lega.